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Citt: Liguori, situazione case di riposo TS non condizioni Fase 2

24.04.2020
16:03
(ACON) Trieste, 24 apr - "L'esplosione dei contagi nelle case di riposo triestine, dove su 900 tamponi eseguiti 300 sono risultati positivi, rende quantomeno inopportuna una continua narrazione di meriti. La realtà è che in Friuli Venezia Giulia c'è stato un numero elevato di persone decedute e un alto livello di contagio tra le persone più fragili".

L'affermazione è della consigliera regionale dei Cittadini, Simona Liguori, che in una nota si chiede se i contagi delle persone residenti nelle case di riposo si potessero evitare.

"Non è una domanda retorica - scrive la Liguiori -, ma finalizzata a una necessaria valutazione da fare ora, anche per impedire che la situazione in cui versano le case di riposo di Trieste condizioni la partenza della Fase 2, che presuppone un controllo puntuale dei contagi anche durante un periodo in cui dovremo convivere con il coronavirus finché non sarà scoperto il vaccino".

"La necessaria attenzione avuta dalla Regione nell'aumentare i posti letto nelle terapie intensive - dice la consigliera dei civici - sembrerebbe non essere stata pari a quella riservata ai territori ove si trovano le strutture per anziani. E a tale proposito, la cosiddetta letalità (ovvero la percentuale dei decessi sul numero dei contagiati) riferita al Friuli Venezia Giulia è del 9% (256 morti su 2.858 contagiati, dato riferito al 23 aprile scorso), più alto del 7,1% del Veneto, dove il virus ha fatto 1.206 morti su 16.881 contagiati".

"Certo, se il dato del FVG lo paragoniamo a quello delle zone dove si sono registrati i maggiori numeri di contagi (Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte), risulta essere positivo, ma sarebbe come paragonare i danni avuti a 400 chilometri di distanza con quelli provocati da un terremoto nella zona del suo epicentro".

"Da settimane - ricorda infine la Liguori - facendoci tramite anche dell'opinione di tanti addetti ai lavori impegnati in prima linea che si sono sentiti soli, chiedevamo all'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, di intensificare la sorveglianza territoriale attiva e la presa in carico dei malati in isolamento domiciliare e nelle case di riposo attraverso un'organizzazione strutturata e stabile (in rete con medici di famiglia, distretti sanitari, dipartimenti di prevenzione e malattie infettive). Ed è solo di questi giorni l'operatività delle organizzazioni che hanno le suddette funzioni, le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), volta al controllo puntuale di eventuali nuovi focolai e di presa in carico di ammalati che hanno segni e sintomi iniziali dell'infezione da Covid-19". ACON/COM/rcm



La consigliera regionale Simona Liguori (Cittadini)