ProgettoFvg/Ar: Di Bert, non limitare uscite ultra 70enni in Fase 2
(ACON) Trieste, 25 apr - "Non si può chiudere in casa un'ampia
fascia della popolazione, per una questione anagrafica. Bene ha
fatto il Difensore Civico regionale a intervenire, criticando
l'ipotesi ventilata secondo la quale nella cosiddetta Fase 2 ci
potrebbe essere una sorta di disposizione rivolta alla categoria
degli ultra 70enni, a restare in casa".
Lo dice il capogruppo di Porgetto Fvg/Ar in Consiglio regionale,
Mauro Di Bert, che in una nota afferma di ritenere che si tratti
di "un provvedimento troppo generico e generalizzato, da
rimettere in discussione da subito".
Aggiunge Di Bert: "gli ultra 70enni, in una regione come il
Friuli Venezia Giulia, rappresentano circa un quinto della
popolazione e proprio grazie all'aumento dell'età media e
dell'aspettativa di vita, per buona parte sono persone in salute,
attive fisicamente, socialmente e culturalmente.
Non si può ricondurre a una mera questione anagrafica
un'ipotizzata "debolezza" sanitaria, davanti al diffondersi di un
virus, perché ci sono persone pluripatologiche fra i 40enni, come
fra i 50enni, così come ce ne sono sicuramente fra i 70enni e gli
80enni, ma un distinguo in tal senso diventa quanto mai
doveroso".
"E sinceramente - prosegue l'esponente regionale di Progetto Fvg
- non trovo corretto il presentare questa ipotesi come un
tentativo di proteggere la componente anziana della popolazione,
quasi a voler dire che automaticamente varcare la soglia dei 70
anni fa di una persona una probabile vittima del Covid".
"E' giusto che le istituzioni cerchino di attuate tutte le azioni
possibili a salvaguardia della salute, bene comune, ma -insiste
Di Bert - non credo che un tanto possa giustificare la
segregazione di un quinto della popolazione accomunata da un banale fattore
anagrafico".
"Mi auguro - conclude il consigliere - che un'eventuale azione di
Governo in tale direzione, possa essere ridimensionata
dall'applicazione di un filtro, uno screening, attraverso magari
una certificazione fornita dal medico della medicina generale,
che attesti le buone condizioni di salute dell'assistito
sottraendolo a una ghettizzazione ingiustificata".
ACON/COM/mpb