M5S: Sergo, da Fedriga 'disordinanza' che crea solo caos
(ACON) Trieste, 28 apr - "Pur condividendo la necessità di
intervenire per aiutare i cittadini e gli imprenditori della
nostra regione in questo momento di grave crisi, quella emanata
da Fedriga e in vigore da ieri è di fatto una 'disordinanza'. Ciò
perché da una parte allarga le maglie rispetto al DPCM nazionale
e dall'altra perché molte delle novità inserite stanno solo
creando caos e confusione, riempiendo i taccuini delle multe e i
conseguenti inevitabili ricorsi dei cittadini".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del MoVimento 5
Stelle, Cristian Sergo.
"La possibilità di andare a correre, ma non nei parchi e giardini
pubblici che comunque fino al 4 maggio saranno chiusi, ne è
l'esempio più lampante - sostiene Sergo - Si crea ulteriore
confusione nei cittadini anche perché per raggiungere un
lungomare lo si può fare solo a piedi o al massimo in bici, ma
non in auto".
"Anche la possibilità di intervenire sulle imbarcazioni da
diporto per opere di manutenzione ha creato più caos che altro. -
aggiunge il consigliere M5S -. In vigenza del DPCM nazionale non
si può uscire dal proprio Comune se non per motivi di salute o
necessità, quindi è consentito solo ai residenti recarsi negli
ormeggi (e non nelle rimesse) del proprio municipio. Tutto
chiaro? Certo che no, perché leggendo le FAQ presenti sul sito
della Regione in merito alla possibilità di effettuare questa
attività anche al di fuori del Comune di residenza, si afferma di
sì e che le attività 'sono autorizzate sia per gli artigiani che
per i proprietari'. Ma, come sappiamo, lo spostamento fuori
Comune sarebbe permesso solo per motivi di necessità".
"Sul 'take away' - prosegue Sergo -, l'ordinanza prescrive in
modo chiaro che 'la vendita per asporto sarà effettuata previa
ordinazione da remoto (quindi con il telefono o via internet)
garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati
avvengano per appuntamento, dilazionati nel tempo allo scopo di
evitare assembramenti all'esterno', ma nelle FAQ si parla
soltanto di servizio 'su ordinazione che venga organizzato dal
gestore in modo da evitare file o assembramenti'. In più deve
essere chiaro che non si possono consumare cibi e bevande per
strada, altrimenti verrebbe meno l'obbligo di coprirsi la bocca
con la mascherina o altro indumento. Ai cittadini andrebbero
spiegate bene le modalità altrimenti rischiano, loro e i gestori,
multe salate".
"La riapertura effettiva delle attività e dei cantieri è già in
parte avvenuta grazie alle Prefetture, ai ministri De Micheli,
Patuanelli e Speranza, e al Governo che è sempre stato dalla
parte dei cittadini e degli imprenditori e in maniera graduale
provvedere a riaprire tutte le attività - conclude il consigliere
regionale -. Per farlo ogni cittadino deve dimostrarsi
responsabile, così come ogni governatore dovrebbe agevolare
questo processo e non inventarsi soluzioni che di fatto creano
solo ulteriori problemi".
ACON/COM/mpb