Patto: Moretuzzo, Opposizione ignorata e scelte imposte ai sindaci
(ACON) Trieste, 29 apr - "In quasi due mesi di emergenza
Covid-19, come Gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia
abbiamo tenuto un atteggiamento molto collaborativo con la Giunta
regionale e la Maggioranza".
Così, in una nota, il capogruppo del Patto, Massimo Moretuzzo,
che aggiunge: "Abbiamo in più occasioni espresso fiducia al
presidente Fedriga e al vicepresidente Riccardi in merito alla
gestione dei problemi sanitari, e incoraggiamento rispetto
all'avvio della trattativa con lo Stato per la rinegoziazione dei
patti finanziari. Non abbiamo alimentato alcuna polemica, anche
sulle scelte a nostro avviso sbagliate. Questo perché siamo
convinti che, in momenti drammatici come questi, le istituzioni e
la politica debbano dare prova di coesione. Ora, però, crediamo
che il limite sia stato superato e che l'atteggiamento della
Giunta sia profondamente sbagliato".
"In molti hanno citato la situazione post terremoto del 1976 come
esempio da seguire, sia per la condivisione delle scelte
fondamentali da parte di tutte le forze politiche, sia per il
ruolo esercitato dai sindaci, capaci di dare risposte immediate a
cittadini e imprese. Gli ultimi atti della Maggioranza vanno
esattamente in direzione contraria", è l'accusa di Moretuzzo.
"La classica goccia che fa traboccare il vaso è rappresentata
dalle dichiarazioni rilasciate di recente dagli assessori Bini e
Roberti. Da una parte - asserisce l'esponente di Opposizione - si
annuncia una norma che permetterà di erogare 33 milioni (compresi
i 5 già destinati agli affitti) alle piccole imprese, senza
l'inserimento di questi finanziamenti dentro un quadro
complessivo di azione e ovviamente senza il minimo coinvolgimento
del Consiglio regionale nella sua definizione; dall'altra, si
dice che ai Comuni verranno elargite delle risorse per abbattere
le imposte locali se, e solo se, gli stessi Comuni metteranno una
cifra di pari importo per lo stesso obiettivo, anche attingendo
all'avanzo di bilancio. Di fatto, si dice ai primi cittadini come
devono essere utilizzate i soldi del proprio bilancio, impedendo
loro di impiegarli per altre modalità che potrebbero essere di
altre forme, magari più efficaci, di sostegno alla piccola
distribuzione e alle filiere locali o alle fasce sociali più
colpite dalla crisi".
"A questo, si aggiunge una norma portata urgentemente in
Consiglio sulle asfaltature delle strade comunali che riprende la
peggiore tradizione dei perversi meccanismi dei finanziamenti di
settore, con i Comuni costretti a rincorrere i magri bandi
regionali anche per l'ordinaria amministrazione. Ora è evidente
che la maggioranza ha tutto il diritto di prendere le proprie
decisioni, però almeno ci risparmi la retorica delle scelte
condivise e del potere ai sindaci".
"Chi, nel 1976, si è preso sulle spalle la comunità regionale e
ha decentrato sul territorio la più ampia capacità decisionale -
fa presente Moretuzzo - aveva evidentemente ben altra caratura
istituzionale. E non aveva certamente bisogno di filtrare le
notizie a proprio vantaggio, come parrebbe invece fare la Giunta
Fedriga, arrivando a censurare dal servizio di rassegna stampa
della Regione gli articoli critici rispetto al suo operato, come
accaduto di recente e sul quale abbiamo interrogato espressamente
lo stesso Esecutivo regionale".
ACON/COM/rcm