Citt: Centis, Riccardi non risponde su hospice San Vito
(ACON) Trieste, 30 apr - Problemi tecnici ieri, 29 aprile,
hanno costretto il presidente del Consiglio regionale, Piero
Mauro Zanin, a interrompere la seduta d'Aula che avrebbe dovuto
svolgersi in modalità telematica, consentendo però ai consiglieri
di ricevere risposta scritta, alle loro interrogazioni alla
Giunta, entro le 10 di oggi, 30 aprile.
Lo ricorda in una nota il capogruppo dei Cittadini, Tiziano
Centis, facendo presente di non aver ricevuto alcuna risposta
dall'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, sull'hospice di
San Vito al Tagliamento e dicendosi "sconcertato da una tale
mancanza di educazione istituzionale che arriva fino al punto di
contravvenire ad accordi presi soltanto un giorno prima".
"La questione dell'hospice - fa presente Centis - non può essere
aggirata con tatticismi da vecchia politica: occorre ripristinare
al più presto il servizio e consentire alla struttura di
riprendere la sua normale attività. L'urgenza per la necessità di
posti letto da dedicare alla Covid-19 in Friuli Occidentale è,
infatti, da giorni ampiamente superata. Affinché avvenga a breve
il ripristino del servizio, è necessario che fin da subito non
vengano effettuati nuovi ricoveri a San Vito, attendendo quindi
la negativizzazione degli attuali pazienti per poter riaprire
l'hospice a inizio maggio".
Centis ripercorre le tappe della vicenda, che "aveva creato
grande scalpore tra la cittadinanza. Una scelta immediatamente
contestata dal Gruppo dei Cittadini, che aveva sollevato
moltissimi dubbi relativi alla condizione dei malati oncologici
trasferiti nell'Ospedale di Sacile, e alla perdita di un servizio
di eccellenza tanto importante per i pazienti e le loro famiglie
in un momento drammatico della malattia".
Nella nota, l'esponente dei civici fa presente notizie emerse
giorni fa sull'arrivo di pazienti, all'hospice, di "casi gravi
con patologie pregresse e un quadro clinico molto serio. Una
situazione clinica - commenta Centis - del tutto diversa da
quella che l'assessore Riccardi aveva descritto a fine marzo.
Dobbiamo constatare con estrema preoccupazione che, oltre a non
coinvolgere il Consiglio regionale nelle scelte e a non aver
predisposto un piano ospedaliero chiaro sull'emergenza Covid-19,
come aveva richiesto espressamente il ministero della Salute, c'è
una mancanza di trasparenza clamorosa che sfocia addirittura in
affermazioni contraddette dai fatti. Quando si fanno scelte così
delicate, vanno motivate con estrema chiarezza e dicendo la
verità. Altrimenti, non ci si può lamentare se c'è chi solleva
l'ipotesi che si voglia nascondere qualcosa".
"Un plauso grande - conclude Centis - va a tutto il personale
della struttura, che è riuscito a convertire la propria funzione
e a far fronte all'emergenza pur in scelte calate dall'alto".
ACON/COM/rcm