ProgFVG/Ar: Sibau, allarme centri ippici, vanno riaperti quanto prima
(ACON) Trieste, 30 apr - "I centri ippici resteranno chiusi
ancora fino al 18 maggio prossimo, con pesanti difficoltà per i
gestori che devono occuparsi da soli dei cavalli che hanno in
consegna, provvedendo al loro totale benessere all'interno dei
paddock. Ma l'equitazione, così come la catena lavorativa a essa
collegata, si pratica all'aperto, dove è improbabile che si
creino situazioni di concentrazione virale pari ai luoghi chiusi.
Per questo motivo, sulla scia di quanto già attuato in Liguria e
nella Provincia di Bolzano, auspico che quanto prima anche in
Friuli Venezia Giulia, dove il presidente Fedriga ha già
dimostrato grande sensibilità e ascolto nei confronti di tutte le
categorie economiche del territorio, si possa valutare una
modalità di sensibilizzazione nei confronti del Governo affinché
nella cosiddetta Fase 2 possa essere data risposta alle esigenze
di tali strutture".
A intervenire perchè possa essere concesso di riaprire a maneggi
e centri ippici, che in particolare nel territorio del Friuli
Venezia Giulia sono strutture spesso di piccole dimensioni e a
gestione familiare, dove tutte le mansioni in questo periodo di
emergenza sanitaria sono in capo al titolare e ai suoi congiunti,
è il consigliere regionale Giuseppe Sibau del Gruppo di Progetto
FVG/Ar.
"L'intera filiera del cavallo, ferma dai primi di marzo, è a
rischio in tutto il Paese, in quanto - avvisa Sibau in una nota -
i cavalli non possono andare in quarantena, hanno bisogno di
mangiare ed essere mossi. Anche i centri ippici regionali versano
in grosse difficoltà".
"La gestione delle attività di movimento dei cavalli, o ludica di
base, è già attuata in modo da utilizzare gli spazi in assoluta
sicurezza stabilendo turni precisi, con la chiusura di spogliatoi
e club house, pulizia accurata e la consegna di presidi
individuali di protezione. Parliamo, quindi - sottolinea il
consigliere -, di strutture che sono già in grado di riprendere
la propria attività".
ACON/COM/rcm