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M5S: Cig in deroga, i fatti smentiscono l'assessore Rosolen

03.05.2020
14:07
(ACON) Trieste, 3 mag - "Dalla spiegazione dell'assessore Rosolen sui ritardi regionali della Cassa integrazione guadagni (Cig) in deroga rimangono più dubbi che certezze".

Lo afferma il Gruppo consiliare regionale del MoVimento 5 Stelle, con una nota.

"Rispondendo alla nostra interrogazione - è il commento di Dal Zovo, Capozzella, Ussai e Sergo - l'esponente della Giunta Fedriga ha chiaramente dichiarato come, fino al 23 aprile scoros, ci fossero solamente 8 dipendenti per evadere 387 pratiche su 7.909 e che di queste domande l'Inps ne aveva già autorizzate 306. Visti i tempi biblici, si è aumentato il team di 9 unità, il che ha portato un'accelerata e in poco meno di una settimana sono state chiuse altre 300 domande".

"Alla nostra interrogazione - aggiungono i consiglieri del M5S - si accennavano a ulteriori assegnazioni di personale per un massimo di 32 addetti, ma l'assessore deve avere cambiato idea perché adesso si parla di un team di 40 persone. Sullo scrupoloso, e quindi più lento, metodo di lavoro, ci teniamo a sottolineare che ci sono modelli regionali da cui, forse, potremmo prendere esempio e non solo criticare chi, forse, fa peggio di noi".

I pentastellati riportano, quindi, l'esempio di quanto avvenuto nella Regione Marche, di poco più popolosa della nostra, dove "al 23 aprile erano state spedite 6.411 domande contro le 387 provenienti dal Friuli Venezia Giulia. La percentuale di domande spedite da Trieste e autorizzate dallìInps è ancora del 78% e questo fa sì che siano solamente 500 i lavoratori che abbiano ricevuto la Cig in deroga sui 16mila che attendono". "Non da ultimo, la difesa dell'assessore riguarda le difficoltà a reperire il personale e il tempo per la loro formazione. Va ricordato - prosegue la nota - che la direzione Lavoro, in virtù di una delibera di Giunta degli inizi di marzo, ha la possibilità e le risorse per assumere 52 persone, quindi non si comprende perché attendere i trasferimenti da altri Servizi regionali. Sui tempi della formazione, la Rosolen non può rispondere a un'interrogazione dicendo che il periodo dura due giorni feriali e poi lamentarsi che ci vuole tempo per addestrare il personale".

"Si farebbe prima ad ammettere che siamo di fronte a una mastodontica sottovalutazione del problema, e che è molto più facile e comodo dare la colpa al Governo che cambia le carte in tavola a giochi fatti: ma questo dovrebbe valere per tutti non solo per noi. La nostra preoccupazione - concludono gli esponenti del MoVimento - è che si continui a ragionare come se questa fosse una situazione normale. Non lo è, non lo sarà, e se continuiamo a stare dietro alle solite regole non ne usciremo facilmente: è ora di cambiare marcia, la Regione è rimasta ferma per troppo tempo negli ultimi due mesi e questa faccenda ne è l'esemplificazione". ACON/COM/rcm



Il Gruppo consiliare del M5S in Aula (Acon)