Fase 2: misure anti Covid-19, ok Fedriga a dialogo con Opposizione
Centis: serve revisione completa del bilancio regionale 2020
(ACON) Udine, 5 mag - "Sono del tutto favorevole al dialogo con
l'Opposizione, ma siamo circondati da moltissime incertezze e
l'obiettivo finale può essere fissato solo quando si vede una
strada da percorrere. Se la saracinesca davanti a noi non si
apre, ci ritroveremo a fissare solo il cimitero economico alle
nostre spalle".
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, al termine della discussione generale sul
ddl 86 inerente misure tecnico-contabili urgenti per fare fronte
all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
In apertura di interventi, il consigliere regionale Tiziano
Centis (Cittadini) aveva sottolineato che il suo gruppo "non è
contrario al provvedimento, tanto che il voto si dirigerà anche
in considerazione degli emendamenti presentati. Tuttavia, eravamo
e siamo convinti che si poteva fare di più già in questa fase. Ci
saremmo aspettati alcune revisioni necessarie, perché il fondo di
riserva si esaurirà presto a causa dell'emergenza e i dati
portati in Commissione dall'assessore alle Finanze, Barbara
Zilli, fanno paura: sarà un bagno di sangue per imprese e
cittadini". Pertanto, secondo Centis, serve "una revisione
completa del bilancio di stabilità 2020, rinunciando a scelte
ideologiche e di bandiera, liberando risorse che difficilmente
potranno essere disponibili".
"Nulla da dire sul ddl e sulla sua necessità - ha commentato
Massimo Moretuzzo (Patto) -. Manterremo un profilo di
collaborazione, come fatto fino a oggi: non abbiamo neppure
presentato degli emendamenti perché riteniamo serva soprattutto
un dibattito veloce. Anche noi, però, abbiamo delle riserve, già
espresse in Commissione: l'analisi fatta sui singoli capitoli
poteva essere fatta meglio. Per esempio, il tema dei rimpatri con
i suoi 350mila euro avrebbe potuto costituire una delle voci da
toccare". Anche Moretuzzo auspica perciò "uno spirito di
condivisione per essere più forti nella trattativa con il
Governo: sarebbe una sconfitta per la Regione se questa si
svolgesse in base alle appartenenze politiche. Invece, deve
appartenere a tutto il Consiglio regionale".
"Siamo nella Fase 2: se volete una reale condivisione - la
premessa del consigliere Sergio Bolzonello (Pd) - dovete passare
attraverso un progetto molto faticoso che ci permetta di far
uscire tutti insieme il Fvg da questa emergenza. L'ho detto anche
all'assessore Pierpaolo Roberti il giorno dopo la presentazione
del documento: si tratta di un atto politico, non tecnico". La
sua preoccupazione è che "se non si fa un ragionamento immediato
e complessivo, ogni volta tornerà fuori il solito ragionamento
del perché si tocchi la singola cifra di un capitolo. Come ha
detto Moretuzzo, è necessario mettere tutto sul tavolo: inutile e
stupido scannarci per 10mila euro. Ognuno deve guardare oltre con
la sua visione politica e provare a fare ragionamenti post
emergenza". Infine, un esplicito invito a Fedriga: "Solo lei, fin
da ora, può prendersi la responsabilità di guidare questo
processo con le forze politiche presenti in Consiglio. A partire
da questo ddl - l'auspicio di Bolzonello -, ragioni con
l'assessore competente e poi vediamo tutti insieme come dare
delle risposte concrete ai concittadini. Facciamolo in modo
congiunto e non ognuno per conto proprio".
La replica del governatore nell'ottica della medesima
condivisione ventilata da Bolzonello. "Garantisco - ha spiegato -
la totale disponibilità da parte della Giunta in questo senso,
anche se credo sia svilente per questo Consiglio sentire dire che
Fedriga toglie 10mila euro alla lotta alla mafia. Non è vero.
Questo è il momento delle scelte di carattere tecnico, poi ci
sarà tempo anche per quelle di carattere politico".
I capitoli non intaccati in questo momento per l'emergenza, ha
quindi sottolineato il governatore Fvg, "verranno presi in
considerazione in seguito perché sappiamo che quelle risorse non
verranno spese. Sono d'accordo che, come ha detto il consigliere
Roberto Cosolini, i bilanci di tutti gli enti si debbano salvare,
ma la differenza è che le Regioni non possono indebitarsi per la
spesa corrente a differenza dello Stato".
ACON/DB-fc