Open Fvg: Honsell, sbloccare risorse per soluzioni problemi carceri
(ACON) Trieste, 5 mag - "Una delle lezioni che arriva da questa
epidemia è quella di non lasciare indietro nessuno: spero che
questa possa rappresentare un'occasione per sbloccare risorse,
energie e nuove strategie per la risoluzione dei problemi delle
nostre case circondariali".
Lo afferma in una nota Furio Honsell, consigliere regionale di
Open-Sinistra Fvg, commentando la sua interrogazione
all'assessore alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, relativamente
alla situazione nelle carceri del nostro territorio.
"A metà marzo - ricorda Honzell - avevo depositato una
interrogazione sulla situazione delle carceri del Friuli Venezia
Giulia, in particolar modo in questo periodo di emergenza
Covid-19, successivamente alle proteste avvenute in diversi
penitenziari italiani, fra cui anche nel carcere del Coroneo di
Trieste e alla casa circondariale di Udine. È passato diverso
tempo dalla presentazione di quella interrogazione, ma la
tematica trattata continua ad essere urgente e presente. Abbiamo
infatti più volte ricevuto l'appello, sottoscritto dal Garante
dei diritti della persona del Fvg, Paolo Pittaro, che
raccomandava insieme agli altri Garanti territoriali di adottare
tutte le idonee misure per far fronte a questa emergenza, che ha
chiaramente creato disagio al di fuori delle case circondariali
ma ancora di più al loro interno, proprio per le limitazioni
introdotte legate al distanziamento sociale e non solo".
"In questo senso - evidenzia il consigliere - vedo l'attualità di
questo tema, collegandolo alla situazione di altre istituzioni
come, ad esempio, i centri Cpt e Cara. La preoccupazione della
diffusione dei casi di positività certamente ha toccato i
reclusi, gli operatori, ma anche le loro famiglie".
"Roberti - fa sapere il consigliere di opposizione - ha affermato
in totale tranquillità che la situazione non ha mai destato
particolari problemi, pur nelle dichiarate criticità esistenti
del sovraffollamento delle carceri e nella paura del personale
civile, della Polizia penitenziaria e dei detenuti: agli
ingressi, come affermato dall'assessore, sono stati previsti dei
presidi sanitari e sono state effettuate tamponature nelle case
circondariali di Udine, Tolmezzo e Gorizia che non hanno fatto
emergere particolari casi di gravità".
"Supporto sanitario e basta, il problema del sovraffollamento è
miseramente accantonato e demandato al Ministero. Unica cosa
positiva, la creazione di un contatto e di un tavolo aperto e
permanente con le sigle sindacali per la risoluzione dei problemi
sollevati dalla Polizia penitenziaria. Nessuna risposta è stata
data - sottolinea Honsell - nemmeno in merito alla situazione del
Cara".
"Si sottolinea la necessità - conclude il consigliere - di non
trascurare questi segmenti della popolazione nei momenti più
difficili, anche perché non riguardano solamente le persone
recluse, gli operatori civili o la Polizia penitenziaria, ma
riguardano anche tutto il contesto familiare e che rappresenta
una parte delle nostre Comunità che non devono, in alcun modo,
essere abbandonate".
ACON/COM/rcm-fc