Friuli 76: Zanin, dal passato lezione per affrontare sfida Covid-19
(ACON) Udine, 6 mag - I lavori dell'Assemblea legislativa
regionale, riunita per il secondo giorno consecutivo nell'auditorium
della sede udinese della Regione intitolato all'ex presidente
della Regione,Antonio Comelli, si sono aperti con una riflessione del
presidente Piero Mauro Zanin relativamente al 44. anniversario
del terremoto del 1976.
"Comelli, colui che fu il principale protagonista della
ricostruzione del Friuli dopo che, fino a quel momento, il nostro
territorio era considerato realtà marginale nel contesto
economico e produttivo italiano - ha esordito Zanin - e con lui
gli esponenti regionali di allora, i sindaci, i tecnici e i
funzionari pubblici hanno scritto le pagine più belle di una
ricostruzione che ancora oggi viene additata nel mondo come un
modello riuscito in termini di rapidità e concretezza di
risultati".
Per il presidente del Cr Fvg, quindi, "la seduta odierna
rappresenta per noi tutti un doveroso riconoscimento ai
protagonisti dell'emergenza post-sisma e della rinascita del
Friuli Venezia Giulia che ha assicurato occupazione e sviluppo
con la ripartenza del tessuto industriale, del vasto patrimonio
edilizio, culturale ed ecclesiastico, sostenendo le piccole e
medie imprese e gli investimenti nelle grandi infrastrutture
strategiche che hanno proiettato la regione al centro della nuova
Europa".
"La nostra specialità ha assicurato spazi di manovra che sono
valsi un riconoscimento unanime per la concretezza e l'efficacia
delle azioni messe in campo" ha evidenziato Zanin, ribadendo che
"l'esperienza del Friuli ha insegnato che per affrontare una
catastrofe di grandi dimensioni non si possono utilizzare
soltanto strumenti ordinari ma anche procedure speciali. La prima
legge statale organica della ricostruzione, prevedeva infatti la
possibilità per la regione di operare in deroga alle norme
vigenti, fermo restando il rispetto dei principi generali
dell'ordinamento giuridico".
"Gli atti preordinati agli interventi sul territorio attraverso i
sindaci-funzionari delegati - ha sottolineato il presidente
dell'Assemblea - furono così sottratti al controllo preventivo di
legittimità della Corte dei conti e la gestione
economico-amministrativa della ricostruzione, attraverso la
segreteria generale straordinaria, venne separata dalla
contabilità della regione.
"Il corpus legislativo del Friuli Venezia Giulia, prodotto nel
corso di quattro legislature, costituisce ancora oggi - ha
aggiunto Zanin - un riferimento di studio e di esperienza per
altre realtà colpite da calamità naturali. Le stesse forze
politiche, pur non rinunciando alla loro identità, hanno saputo
ricercare e costruire in poco più di un quindicennio, attraverso
i rappresentanti in Parlamento e in Regione, convergenze in nome
del comune obiettivo di operare per la rinascita delle comunità
terremotate".
"L'emergenza che stiamo affrontando - ha concluso il presidente
del Cr Fvg prima di invitare l'Aula a osservare un minuto di
silenzio - impegna e impegnerà ancora a lungo questa Assemblea, i
sindaci, le strutture sanitarie e gli uffici regionali. Dobbiamo
affrontarla nei prossimi mesi con la determinazione e la forza di
volontà che hanno animato i colleghi delle legislature di allora,
sapendo di dover contrastare le criticità derivanti da una crisi
economica e sociale che presenta contorni di inaudita gravità,
nella consapevolezza di dover sconfiggere l'incertezza e la paura
nel futuro che tocca larga parte della popolazione".
ACON/GB/mpb-fc