Patto: Bidoli-Moretuzzo, turismo fvg riparta da territori dimenticati
(ACON) Trieste, 6 mag - "In questo momento estremamente
difficile per il comparto legato al turismo che, se tutto andrà
bene, si attesterà su una perdita superiore al 50% dei ricavi
presunti, la Giunta dovrà fare il maggior sforzo possibile per
aiutare un settore che, da solo, vale il 12% del Pil regionale".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Patto per
l'Autonomia, Giampaolo Bidoli e Massimo Moretuzzo, ricordando
l'ordine del giorno al ddl 86, approvato nella seduta d'Aula di
ieri (5 maggio, ndr), proposto a sostegno di una ripartenza del
turismo che tenga conto anche dei territori dimenticati della
regione.
"Verosimilmente l'area balneare sarà quella che dovrà sopportare
le maggiori perdite in termini di presenze - commenta Bidoli - ma
sarà molto importante avere un occhio di riguardo anche per le
aree montane e per il turismo slow che, negli ultimi anni, ha
avuto un apprezzamento crescente da parte dei turisti in cerca di
emozioni, cultura, enogastronomia e naturalismo. Non va
dimenticato, poi, che i molti cambiamenti e le necessarie
precauzioni sanitarie modificheranno tanto i flussi turistici
quanto l'offerta degli operatori del settore, con una prevalenza
del turismo interno o comunque di prossimità e nuove modalità di
fruizione degli spazi".
"La probabile necessità di mantenere le distanze interpersonali
ed evitare grandi assembramenti - aggiunge l'esponente del Patto
- possono bene adattarsi alle numerose località montane e rurali
della nostra regione che, escluse dai grandi flussi turistici
degli anni passati, offrono grandi spazi e tranquillità, insieme
alle bellezze e all'autenticità di cui sono portatrici".
"Anche una crisi dalle gravissime conseguenze come quella che
stiamo vivendo - conclude Bidoli - può contenere un'occasione per
il rilancio di luoghi e operatori periferici spesso ingiustamente
dimenticati. Chiediamo quindi che la Regione, per il tramite di
PromoTurismoFvg, avvii in tempi stretti un progetto di
valorizzazione e promozione turistica anche di nuove località
regionali, finora considerate secondarie, siano esse montane o
rurali, al fine di sostenere lo sviluppo locale e una
diversificazione delle strategie di risposta del comparto
turistico alla crisi attuale".
ACON/COM/mpb-fc