Scuola: direttore Usr in VI Comm, assicurata didattica a distanza
(ACON) Trieste, 7 mag - Un milione 305 mila euro delle risorse
destinate al nostro territorio con il decreto del 26 marzo (1
milione 585 mila euro totali) è servito per acquistare strumenti
necessari a consentire la connessione da parte di studenti e
allievi, anche se alcune scuole non hanno fatto ricorso a questi
fondi avendo già strumentazioni sufficienti. Altri fondi sono
serviti per assumere 18 supplenti tecnici a supporto degli
Istituti comprensivi per realizzare in pochi giorni altrettante
reti di scuole del primo ciclo, mentre con risorse complementari
della Regione si è provveduto a fornire dispositivi in comodato
d'uso agli alunni che ne erano sprovvisti.
Questo il quadro - delineato oggi in modalità telematica alla VI
Commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Sibau (PrFvg/Ar),
dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Daniela
Beltrame, con presente in collegamento anche l'assessore Fvg
all'Istruzione, Alessia Rosolen - delle iniziative riguardanti la
didattica a distanza messe in campo in Friuli Venezia Giulia per
fronteggiare l'emergenza da Covid-19 in ambito scolastico.
Una realtà in continua evoluzione, monitorata anche su singole
situazioni, che ha evidenziato anche soluzioni organizzative
predisposte in diversi casi dagli stessi genitori e che aveva
rilevato la mancanza, su 143.160 allievi, di disposivi per 3763
nelle varie scuole di diverso ordine e grado, con difficoltà di
connessione per circa 3300 studenti; ad oggi solo 168 studenti
risultano fuori dalla rete e l'obiettivo è rispondere a tutti,
con particolare attenzione ai casi di quanti devono affrontare
gli esami.
Tutte le scuole hanno dunque attivato la didattica a distanza con
la possibilità di interagire con gli studenti, anche coinvolgendo
animatori digitali e attivando misure specifiche a favore di
alunni con disabilità o disturbi specifici dell'apprendimento.
È stato fatto anche il punto sulle ordinanze ministeriali
relative alla valutazione degli allievi e all'organizzazione
degli esami sia del primo che del secondo ciclo, oltre che
riguardo le misure di sicurezza da adottare per lo svolgimento
degli esami di stato.
Quanto all'organico, Beltrame, indicando il trend negativo della
popolazione scolastica degli ultimi anni, soprattutto nelle
scuole dell'infanzia e primarie, ha sottolineato che è rimasto
invariato il numero di posti, indicando anche che numerosi sono
quelli vacanti per pensionamenti e trasferimento fuori regione;
un concorso straordinario, con l'assegnazione al Fvg da parte del
Ministero di 576 posti potrà dare una boccata d'ossigeno; a
questi altri se ne aggiungeranno attraverso un concorso ordinario
che ne porterà 591 alla scuola secondaria e 313 a quella
primaria.
Un aspetto critico, ha poi sottolineato la dirigente, è quello
delle specializzazioni, tanto che, anche se l'Università di Udine
ha avviato un corso per le figure di sostegno, le necessità
effettive sono molto superiori.
Diversi gli aspetti puntualizzati dai consiglieri, da Mauro
Capozella (M5S) sul ruolo della Regione nell'emergenza, a Furio
Honsell (Oped Sinistra Fvg) che si è soffermato sulle percentuali
degli studenti connessi e sul miglioramento dei dati registrati
in merito, ma anche sulla formazione della figura dell'animatore
digitale, fino a Chiara Da Giau (Pd) che ha chiesto chiarimenti
circa la valutazione degli aspetti non solo quantitativi ma anche
qualitativi della didattica a distanza, sulle prospettive della
modalità in presenza e sulla relativa situazione dell'edilizia
scolastica.
Inoltre, Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha chiesto
informazioni sulla formazione del personale impegnato nella
sanificazione dei locali scolastici, sulla formazione di quello
docente per quanto riguarda le nuove tecnologie didattiche, sul
possibile coinvolgimento della Rai regionale nelle attività
didattiche, sulle responsabilità in campo nello svolgimento degli
di maturità.
Chiarimenti sono stati sollecitati anche dallo stesso presidente
di Commissione, Sibau, in particolare sulla situazione degli
insegnanti non laureati che, nonostante la lunga esperienza,
rimarrebbero esclusi dalle graduatorie, così come sulla
possibilità di assicurare la didattica anche a ragazzi degenti in
ospedale.
ACON/MPB-fc