Migranti: Roberti a VI Comm, preoccupa emergenza arrivi a Trieste
(ACON) Trieste, 7 mag - "La situazione migranti in arrivo dalla
rotta balcanica a Trieste sta diventando molto preoccupante". È
quanto evidenziato oggi, nel corso di un'audizione in
videconferenza, dall'assessore regionale alla Sicurezza,
Pierpaolo Roberti, ai componenti della VI Commissione consigliare
presieduta da Giuseppe Sibau (PrFvg/Ar).
"Tra fine aprile e inizio maggio - ha illustrato Roberti -
nell'arco di una settimana sono stati rintracciati in Friuli
Venezia Giulia 150 migranti e 7 si sono presentati per richiedere
lo status di pre-asilo, per un totale di 157 tutti (ad eccezione
di un rintraccio a Gorizia) nell'area di Trieste che, se il
fenomeno dovesse proseguire su questi livelli o addirittura
peggiorare, rischia di trovarsi in seria difficoltà a cause delle
limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria Covid-19".
Dati alla mano, l'esponente della Giunta Fedriga ha confrontato i
flussi del primo quadrimestre 2019 con quelli del medesimo
periodo 2020 che, ovviamente, fa i conti con i blocchi provocati
dal Coronavirus. "Conforta ben poco - ha infatti palesato -
essere passati da 1765 a 1163 nei quattro mesi, perché in gennaio
l'aumento era stato consistente, da 270 a 388, e recentemente il
trend ha ripreso decisamente a salire".
L'assessore ha spiegato che le disposizioni nazionali prevedono
due settimane di isolamento fiduciario per coloro i quali entrano
in territorio italiano, provocando così la saturazione delle
strutture locali dalle quali, per l'intero periodo, non si
possono operare trasferimenti in aree di minore affollamento.
Allo stato attuale, sono state individuate quattro location
nell'area giuliana. L'Ostello scout a Prosecco con 122 presenze,
Casa Malala (59), Hotel Transilvania a Fernetti (30) e Hotel
Villa Nazareth (39).
"Non dobbiamo porci il problema degli irregolari - ha affermato
Roberti - in quanto si contano sulle dita di due o, al massimo
quattro mani. Considerando l'interesse ad entrare nel circuito
dell'accoglienza, sono loro stessi a farsi identificare per
acquisire lo status di pre-richiedenti asilo".
Sollecitato su diverse tematiche anche dai consiglieri di
opposizione - Chiara Da Giau (Pd) sulla possibilità di operare
respingimenti, Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) sugli irregolari
presenti in regione e Andrea Ussai (M5S) su utilizzo tecnologia e
militari per i controlli, pattuglie miste, accordi con Slovenia e
altri Paesi della rotta balcanica - l'assessore Fvg alla
Sicurezza ha ricordato che "la Regione ha da tempo messo a
disposizione delle Forze dell'Ordine strumenti tecnologici
innovativi per la sorveglianza attiva del territorio, tuttavia il
loro utilizzo dipende da scelte e accordi bilaterali che
competono allo Stato, in particolare ai ministeri dell'Interno,
della Difesa e degli Esteri".
"Abbiamo visto nel corso dell'emergenza sanitaria che chiudere i
confini con ogni mezzo per difendere l'interesse nazionale si può
- ha aggiunto Roberti - ma rimane il fatto che i flussi
clandestini ora stanno aumentando mentre, al contrario, i
cittadini in regola non possono andare liberamente in vacanza da
un Paese e l'altro. Ciò significa - ha chiosato - che dipende
unicamente dalla volontà politica e, a questo proposito, sarebbe
opportuno riattivare il dialogo con il nuovo Governo sloveno".
"Quanto ai 100 militari, frutto di nostre richieste dello scorso
anno, che hanno contribuito ai controlli per il contenimento
della pandemia, auspico - ha concluso l'assessore - che rimangano
anche a fine emergenza sanitaria in quanto, molto probabilmente,
servirà il loro supporto per fronteggiare le nuove ondate di
migranti in ingresso".
ACON/FC