Silvia Romano: Marcolin (Crpo), vittima da non giudicare
(ACON) Trieste, 11 mag - "Non possiamo che esprimere
soddisfazione per il rientro in Patria di Silvia Romano, ma al
contempo riteniamo inaccettabili e ci dissociamo da tutta la
serie di commenti che abbiamo letto sui social in merito alle sue
scelte".
Lo afferma, in una nota, la presidente della Commissione
regionale pari opportunità uomo/donna (Crpo FVG), Dusy Marcolin.
"Non possiamo neanche immaginare, e non ci compete neanche
interpretare, le scelte personali forse determinate dalla
situazione in cui Silvia si è trovata per ben 18 mesi. Di certo,
ci sentiamo in dovere di chiedere alle persone di non soffermarsi
alle immagini sfogando sentimenti attraverso un linguaggio poco
edificante nei confronti di una ragazza che, fino a prova
contraria, è la vittima. Vittima 4 volte: dei suoi rapitori, che
sicuramente hanno abusato di lei psicologicamente; della sua Ong
che non ha garantito un protocollo di sicurezza adeguato; delle
istituzioni italiane, che invece di tutelarla l'hanno utilizzata
per fare propaganda; di chi la insulta o la elogia nei social al
solo scopo di fare propaganda".
"A noi non resta che augurarle un percorso sereno - chiosa la
Marcolin -, di pieno recupero di tutti i valori e principi di
solidarietà e umanità che l'hanno animata due anni or sono".
ACON/COM/rcm