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Silvia Romano: Marcolin (Crpo), vittima da non giudicare

11.05.2020
18:26
(ACON) Trieste, 11 mag - "Non possiamo che esprimere soddisfazione per il rientro in Patria di Silvia Romano, ma al contempo riteniamo inaccettabili e ci dissociamo da tutta la serie di commenti che abbiamo letto sui social in merito alle sue scelte".

Lo afferma, in una nota, la presidente della Commissione regionale pari opportunità uomo/donna (Crpo FVG), Dusy Marcolin.

"Non possiamo neanche immaginare, e non ci compete neanche interpretare, le scelte personali forse determinate dalla situazione in cui Silvia si è trovata per ben 18 mesi. Di certo, ci sentiamo in dovere di chiedere alle persone di non soffermarsi alle immagini sfogando sentimenti attraverso un linguaggio poco edificante nei confronti di una ragazza che, fino a prova contraria, è la vittima. Vittima 4 volte: dei suoi rapitori, che sicuramente hanno abusato di lei psicologicamente; della sua Ong che non ha garantito un protocollo di sicurezza adeguato; delle istituzioni italiane, che invece di tutelarla l'hanno utilizzata per fare propaganda; di chi la insulta o la elogia nei social al solo scopo di fare propaganda".

"A noi non resta che augurarle un percorso sereno - chiosa la Marcolin -, di pieno recupero di tutti i valori e principi di solidarietà e umanità che l'hanno animata due anni or sono".

ACON/COM/rcm



La presidente della Commissione regionale pari opportunità (CRPO FVG), Dusy Marcolin