Fase 2: Di Bert (PrFvg/Ar), auspico piena condivisione su ddl 90
(ACON) Trieste, 12 mag - "Questo non può e non deve essere il
momento della contrapposizione politica. Auspico che il presente
ddl possa beneficiare della più ampia condivisione da parte delle
forze politiche presenti in Consiglio regionale per il bene delle
comunità locali e del tessuto economico. Solo la sommatoria degli
sforzi congiunti di Stato e Regione potrà fornire risposte
realmente efficaci".
È quanto ha auspicato a Trieste, nel corso dell'odierna seduta
d'Aula, il relatore di maggioranza Mauro Di Bert (Pr Fvg/Ar),
riferendosi al disegno di legge 90 che prevede l'attuazione di
disposizioni urgenti in materia di autonomie locali, funzione
pubblica, lavoro e formazione.
"Possiamo parlare di un dispositivo condizionato da una fase
emergenziale che pone preoccupazioni di natura finanziaria - ha
spiegato -. L'Amministrazione regionale ha voluto immettere una
parte di ossigeno necessaria al tessuto economico, ma dev'essere
chiaro a tutti che, da sola, non si può chiederle di intervenire
se non in modo sussidiario a quelli che dovrebbero essere gli
interventi di ristoro principali. Dal Governo abbiamo assistito
alla predisposizione di alcuni interventi di garanzia attraverso
il sistema bancario che, mi pare, non abbiano sortito gli effetti
sperati".
Entrando nel vivo del ddl 90, Di Bert ha aggiunto che "assume la
veste di strumento teso a rinviare una serie di termini
temporali. Oltre a tali e doverosi rinvii, il ddl propone
adeguamenti tecnico-normativi della norma, resi necessari e
opportuni nel corso dell'operatività della medesima legge".
"Assume considerevole portata l'articolo 3, volto a favorire una
migliore gestione delle risorse regionali concesse con la Lr
18/2015. La norma - ha spiegato il consigliere - prevede il
recupero al bilancio regionale delle risorse concertate che i
Comuni ritengono di non riuscire a impegnare entro fine anno. Il
trasferimento delle risorse alle casse regionali viene
subordinato a una valutazione dei Comuni sull'esigenza di
riprogrammazione degli interventi previsti".
"Trovo positivo - ha aggiunto - l'impegno di rifinanziarli
nell'esercizio 2021, qualora i Comuni confermino l'interesse alla
loro realizzazione. Ritengo condivisibile l'obiettivo perseguito
attraverso tale articolo poiché, in un momento particolarmente
difficile, rimette in circolo poste non utilizzate, a beneficio
del sistema delle autonomie locali".
Entrando ancor più nel dettaglio, Di Bert ha ricordato che "il
capo II introduce alcune disposizioni tese a dare impulso allo
sviluppo, andando a rafforzare innovazione e competitività del
sistema economico regionale, puntando alla formazione e
all'orientamento permanente, implementando le reti regionali
dell'apprendimento e ampliandone le finalità in un'ottica di
innalzamento del livello qualitativo dell'offerta formativa e
della rispondenza alle esigenze del tessuto produttivo".
"Rispetto alla prima stesura, dopo l'esame e il voto della V
Commissione - ha commentato il relatore - sono stati introdotti
alcuni emendamenti che hanno conferito ulteriore consistenza
all'originaria versione del ddl. Con due di essi si va a
concretizzare quanto anticipato negli scorsi giorni, ovvero
l'erogazione di contributi a favore delle attività produttive
che, da sempre, producono ricchezza e che, a causa
dell'emergenza, vivono una drammatica stagione".
L'esponente di Progetto Fvg/Ar ha definito "importanti le somme
recuperate: 28 milioni di euro per l'anno 2020. Il frutto di una
complessa e delicata operazione di bilancio che impone di
togliere carburante ad altre voci, per ora solo congelate.
Sottolineo il grande senso di responsabilità che sottende questa
scelta, accompagnata dall'intenzione di ripristinare gli
stanziamenti variati, a conferma che le poste previste nel
documento contabile 2020-21 sono state ragionate e ponderate".
"Quella di erogare alle categorie un oggettivo contributo in
denaro vero è una buona scelta. Tuttavia - ha incalzato Di Bert -
auspico un'immediata predisposizione degli atti necessari a
procedere all'insegna del minimo formalismo burocratico e della
pronta liquidazione. L'intervento contributivo risulta tangibile,
seppur non risolutivo. Lo Stato intervenga al più presto con
provvedimenti concreti a burocrazia zero per immettere denaro
nelle casse del mondo produttivo".
Il secondo emendamento approvato dalla V Commissione prevede "un
parziale ristoro delle minori entrate a beneficio dei Comuni nel
caso in cui, per l'anno 2020, deliberino riduzioni o esenzioni
per le utenze non domestiche di Tari, Tosap o Cosap. Giustamente
- ha sottolineato il consigliere - questo coinvolgimento degli
enti locali non viene imposto e la scelta rimane a ogni singolo
ente. Assolutamente positivo l'impegno profuso dalla Regione per
recuperare 11 milioni di euro da trasferire ai Comuni, metà delle
mancate entrate, qualora essi intendano esercitare tale facoltà".
"Il terzo emendamento - ha concluso Di Bert - consentirà agli
enti locali, in crisi di liquidità, di vedere aumentata la
capacità di spesa".
ACON/DB-fc