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Fase 2: ddl 90 per non lasciare congelate tante risorse

12.05.2020
20:14
Domani (ore 10) esame articolato, poi ddl 89 e mozioni (ACON) Trieste, 12 mag - "Questo ddl è un modo per ottimizzare le risorse. Se, a causa di un'oggettiva difficoltà, alcuni Comuni non hanno neppure iniziato i lavori preventivati, chiediamo ai sindaci di comunicarci la loro scelta per non essere costretti a tenere fermi i capitali, utilizzandoli per altri interventi in favore delle economie locali. Regione Fvg e Comuni stabiliscono insieme gli obiettivi. Quanto aTosap e soprattutto Tari, infine, è stata fatta una scelta politica, individuando i due tributi che impattano maggiormente sulle categorie più danneggiate dal lockdown"

Lo ha ribadito oggi in Aula, a Trieste, l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, in sede di replica al termine dell'ampia discussione dedicata al ddl 90 relativo a Disposizioni urgenti in materia di autonomie locali, funzione pubblica, lavoro e formazione.

Gli interventi, aperti dal consigliere regionale Tiziano Centis (Cittadini), hanno visto susseguirsi le esternazioni del collega Enzo Marisilio (Pd) che ha chiesto particolare attenzione nei confronti "della montagna che, per questa Maggioranza, pare non esistere più. Siamo di fronte a uno zero assoluto a fronte degli enormi problemi di realtà che hanno dovuto chiedere alberghi e ristoranti in febbraio".

La collega di partito, Mariagrazia Santoro, ha invece evidenziato come "questa norma stia diventando sempre più una omnibus, anche in seguito agli emendamenti. Un ddl che coinvolge tutte le direzioni regionali e naviga a vista".

Secondo Massimo Moretuzzo (Patto) esiste "un passaggio che mi lascia perplesso: l'imposizione a sindaci e Comuni sulla modalità di utilizzo dell'avanzo". Diego Moretti (Pd) ha invece ricordato che si tratta "del terzo o quarto ddl che il Consiglio regionale discute, e alla fine approverà, legato all'emergenza Covid-19. Il nostro atteggiamento è sempre stato costruttivo: alcune volte abbiamo votato a favore e in altri casi ci siamo astenuti, pur ravvisando criticità. Anche qui la nostra scelta sarà quella di astenerci, pur facendo le nostre rimostranze. Ieri sono arrivati emendamenti di ulteriore modifica e alcuni sembrano autentiche forzature e ora interverremo sui singoli articoli. Se si vogliono aiutare i Comuni ci sono altri sistemi".

Anche il leghista Antonio Calligaris ha parlato di mancanza di comprensione nelle critiche al ddl, "perché si tratta di interventi a vantaggio di attività commerciali come bar e ristoranti. Il pizzaiolo che deve pagare 6mila euro di Tari va a cercare il sindaco della sua città che può aiutarlo attraverso questo provvedimento. Si tratta di un tentativo per sostenere le attività in difficoltà, come quelle che apriranno lunedì, attraverso i primi cittadini".

Prima della chiusura della discussione hanno ripreso nuovamente la parola anche i relatori. Sul fronte di maggioranza, il leghista Lorenzo Tosolini ha suggerito che "togliere le tasse è meglio che dare dei contributi con arrivo incerto. Questi soldi possono offrire ristoro a una serie di attività commerciali, facendo fare bella figura ai sindaci. Sono un atto di generosità della Regione". Mauro Di Bert (Pr Fvg/Ar) ha aggiunto che "la nostra è una funzione sussidiaria, anche lo Stato dovrà fare la sua parte. Si tratta di provvedimenti importantissimi, bisogna andare avanti nonostante beghe e criticità". Claudio Giacomelli (FdI) ha aggiunto che "le scelte di Roberti sono non solo giustificate ma anche corrette e strategiche. I sindaci che non vogliono aderire se ne prendano la responsabilità pubblica".

Tra i relatori di minoranza, Giampaolo Bidoli (Patto) ha detto che bisogna invece "lasciare ai sindaci la loro autonomia, senza esercitare pressioni", mentre Furio Honsell (Open Fvg) ha ricordato che "se la precedente Giunta è finita sugli scogli per la riforma degli enti locali, questa sta finendo in secca. Capisco che gli emendamenti di Roberti siano ragionevoli e non penso di cambiarli, ma vorrei vedere un assetto stabile".

Il lavori dell'Aula, coordinati dal presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, riprenderanno domani mattina alle 10 con l'esame dell'articolato. Successivamente si passerà al ddl 89 Misure urgenti per fare fronte all'emergenza epidemiologica da Covid-19 in materia di demanio marittimo e idrico. Solo dopo l'approvazione dei due ddl, quindi, saranno affrontante le mozioni in calendario. ACON/DB-fc



CR-FVG (Aula), 12mag2020 - l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti (ARC Montenero)