+++Fase 2: ok Cr Fvg a ddl 89, misure sostegno attività costiere+++
(ACON) Trieste, 13 mag - Una proroga di 15 anni fino al 2033
per le concessioni demaniali che coinvolgono il settore
turistico, ricreativo e sportivo, nonché la diportistica, le
attività cantieristiche connesse e quelle idriche. Ma anche lo
slittamento del pagamento dei canoni demaniali al 30 novembre
2020 e, infine, la possibilità di rateizzare le somme dovute
all'Amministrazione regionale fino a sessanta quote mensili
nell'arco di cinque anni.
Sono i principali contenuti del ddl 89, Misure urgenti per far
fronte all'emergenza epidemiologica da Covid-19 in materia di
demanio marittimo e idrico, approvato oggi all'unanimità dal
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia che il presidente
Piero Mauro Zanin ha riunito in Aula a Trieste.
Il provvedimento, precedentemente licenziato dalla I Commissione
consiliare presieduta da Alessandro Basso (FdI) che questo
pomeriggio ha aperto i lavori quale relatore unico sul tema, crea
uno strumento legislativo per garantire l'occupazione, il reddito
e gli investimenti delle imprese del settore. Attraverso i suoi
cinque articoli, il ddl punta ad assicurare stabilità nei
rapporti concessori per consentire ai concessionari di procedere
a investimenti sul bene demaniale, grazie al riconoscimento di
una nuova scadenza con arco temporale sufficientemente ampio per
ammortizzare le spese.
In sede di discussione sono intervenuti il capogruppo del Pd,
Sergio Bolzonello, e quello della Lega, Mauro Bordin. Il dem ha
ricordato la "condivisione già emersa in sede di I Commissione",
anticipando anche "la presenza di alcuni emendamenti,
correttamente preannunciati, necessari per aggiungere alcune
categorie specifiche rimaste escluse in precedenza". Il leghista
ha invece espresso la sua "soddisfazione per la risposta
collettiva di assoluta convergenza offerta in questa delicata
frase storica a un atto necessario per dare respiro ad attività
in preda a difficoltà e incertezze. Una norma così può aiutare
tutti a prendere decisioni più serene, ma - ha aggiunto - sarebbe
opportuna una linea europea unica per ottenere una chiarezza che
deve riguardare tutti i Paesi".
Prima del voto conclusivo, l'assessore regionale al Demanio,
Sebastiano Callari, ha sottolineato come "faccia onore alla
Regione Fvg la capacità di schierarsi compatta al fianco delle
aziende di settore davanti all'intero Paese. Ormai, l'oppressione
delle norme e della burocrazia tende a perdere sempre più
significato: questa legge, unica in Italia, porta qualcosa di
particolarmente originale. Essa ribadisce - ha spiegato - che
siamo in emergenza e che, seguendo comunque i principi della
trasparenza e della semplificazione, siamo in grado di stabilire
che le concessioni demaniali possano essere prorogate su
esplicita domanda del concessionario. Le pratiche amministrative
avranno un anno di tempo per essere processate e le concessioni
saranno quindi prorogate per altri dodici mesi".
La seconda parte del ddl 89, ha spiegato Callari, "garantisce la
possibilità di far pagare i canoni concessori, anche attraverso
il sistema delle rateazioni, alle aziende in difficoltà, comprese
quelle in situazione di contenzioso con l'Amministrazione e
persino in presenza di inesigibilità del debito. Inoltre, è stata
cancellata l'ipotesi della richiesta di una fidejussione, perché
avrebbe provocato un ulteriore peso sulle spalle dei
concessionari".
In assenza di repliche da parte del relatore unico e di ordini
del giorno presentati dai consiglieri, il ddl è stato approvato
dopo il via libera unanime anche ai tre emendamenti proposti,
definiti tecnici"dall'assessore, perché "vanno a coinvolgere nei
provvedimenti anche i gestori delle aziende nel settore
dell'acquacoltura, sia lagunari che marittime. La nostra
compattezza al fianco di questi operatori costituisce un segnale
importante - ha concluso Callari - e ora ci attendiamo da loro
una risposta positiva in termine di continuità negli investimenti
e di sbocchi occupazionali per i dipendenti".
ACON/DB-fc