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Fase 2: ok Cr Fvg a mozione Di Bert su tutela operatori sanitari

13.05.2020
18:57
(ACON) Trieste, 13 mag - Sostenere, presso il Governo, ogni forma di sensibilizzazione possibile affinché siano attuate tutte quelle azioni a tutela del lavoro degli operatori sanitari che oggi plaudiamo per il loro impegno contro l'emergenza Covid-19 e che, magari, un giorno, potrebbero invece dover rispondere della loro attività di cura verso i pazienti affetti da Coronavirus perché non si terrà più conto della situazione difficile e discriminante di oggi.

Questo l'impegno chiesto alla Giunta regionale inizialmente dal Gruppo di Progetto Fvg/Ar, ma poi da consiglieri di tutto il Centrodestra, con la mozione 148 accolta dall'Aula a larghissima maggioranza. Unico voto contrario, infatti, quello di Furio Honsell (OpenFvg) e nessuna astensione.

"Si tratta di professionisti già gravati da una situazione di forte stress fisico ed emotivo, a rischio quotidiano di contagio", ha fatto presente il primo firmatario, Mauro Di Bert. "Per poter garantire adeguati servizi ai cittadini, non possono anche avere il dubbio che dall'essere considerati eroi, come accade oggi, un domani possano diventare il capro espiatorio al quale imputare ipotetici errori e vivere l'angoscia di procedimenti penali a loro carico" dopo che già operano con "turni massacranti, un sistema al collasso, posti letto che non bastano, attrezzature insufficienti".

La richiesta è, allora, "pensare a interventi speciali di tutela, una sorta di scudo immunitario per la responsabilità professionale, civile e penale dei professionisti della sanità, riferito al periodo inquadrato dalla data dei primi contagi in Italia a quella che sarà la data di dichiarazione di fine emergenza da parte del Governo".

"I tempi sono maturi per tributare chi ha operato in prima linea", ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin.

"Capisco l'intento della mozione ed è doveroso ringraziare chi lavora, ma serve una analisi rigorosa anche di chi ha la responsabilità degli errori e ha sbagliato", ha però fatto presente Andrea Ussai (M5S).

Maddalena Spagnolo (Lega) ha parlato in termini di ringraziamento, prima che di riconoscimento, per coloro che operano nel mondo della sanità e ha rimarcato che la mozione "vuole tutelare la buona fede di chi ha messo tutta propria capacità per salvare delle vite".

"Voterò contro perché sebbene io capisca perché è stata fatta, non è sostenibile una posizione che a priori conceda uno strumento di immunità", è stato, invece, il commento negativo di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg).

Claudio Giacomelli (FdI), pur ricordando che "dietro un medico che sbaglia, c'è un cittadino che paga", ha sottolineato lo spirito di sensibilizzazione del documento, il fatto che pone l'accento sulle "condizioni in cui medici e infermieri hanno dovuto lavorare per combattere una malattia con scarse certezze e in condizioni precarie, a fronte di rischi penali colposi e rischi civili".

Perplesso su un discorso di "scudo penale" si è detto Walter Zalukar (Misto), che avrebbe preferito che la mozione fosse fatta "per garantire ai medici di poter lavorare in sicurezza, oggi e in futuro, perché così non è stato neppure in passato".

Bocciata la proposta di Mariagrazia Santoro (Pd) che avrebbe voluto che un tema così delicato fosse approfondito in III Commissione consiliare per prevedere anche "altre forme di sostegno a questi operatori della sanità, come aiuti economici e bonus come già stanno facendo altre Regioni. O rischiamo di tutelare anche chi non ha operato in scienza e coscienza".

Da parte di Diego Moretti (Pd) l'idea che un riconoscimento di carattere generale va riconosciuto. "È vero, la questione era stata affrontata già nel decreto Cura Italia - ha ricordato - e poi è stata ritirata. Il problema va affrontato in modo più ampio. Su questi temi dovremmo avere un po' più di attenzione e approfondirli di più, perché semplificare è sempre sbagliato".

Da ultimo, il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha affermato che chi ha proposto questa mozione, vera espressione politica, ha fatto bene e bene fa l'Aula ad approvarla. Ha poi raccontato l'opinione che si è fatto seguendo personalmente l'emergenza Covid-19 e ha detto degli uomini e delle donne che ha visto "mettere firme pesanti che tanti non avrebbero avuto il coraggio di porre, e persone prendersi la responsabilità di agire al meglio per poter salvare una vita scegliendo la soluzione che in quel momento pensavano fosse la più giusta da prendere. E quelle persone vanno tutelate". ACON/RCM-fc



Il consigliere di Progetto Fvg/Ar, Mauro Di Bert, intento a votare