Fase 2: Iacop (Pd), ddl 88 sport&cultura manca di progettualità
(ACON) Trieste, 14 mag - "In termini di principio, concordiamo
con il carattere d'urgenza di questa norma finalizzata a
intervenire con misure immediate per mettere in sicurezza il
comparto culturale e sportivo della Regione Fvg. La rapida
evoluzione sanitaria, economica e sociale della crisi
epidemiologica ci costringe ad adottare azioni straordinarie per
cercare di salvaguardare il patrimonio associazionistico e
imprenditoriale legato al settore culturale e sportivo che
coinvolge centinaia di migliaia di persone e ha importanti
risvolti occupazionali. Un'azione ancora più necessaria
prevedendo che la Fase 2 della crisi da Covid-19 necessiterà di
un forte sostegno da parte di questi due comparti al supporto
sociale della comunità".
Lo ha affermato oggi a Trieste, nel corso dell'odierna seduta
antimeridiana del Consiglio regionale, il relatore di minoranza
del ddl 88 (Misure urgenti in materia di cultura e sport), Franco
Iacop (Pd), invitando l'Aula "a una puntuale riflessione per
poter trasformare il voto d'astensione in voto favorevole".
In precedenza, il consigliere regionale aveva sottolineato che
"si tratta di provvedimenti in continuità con la costante
attenzione che la Regione Fvg ha sempre rivolto al settore
culturale e sportivo. Attenzione riscontrabile, in primis, nei
livelli contributivi pro-capite fra i più alti a livello
nazionale e anche nelle misure di sostegno indirette atte a
sostenere lo sviluppo di questi due settori".
Con il ddl 88 e la sua applicazione, presentato dalla Giunta
regionale il 28 aprile 2020 e approvato nella seduta del 7 maggio
dalla V Commissione, secondo il rappresentante del Partito
democratico "sarà necessario avviare una profonda rilettura del
sistema per comprendere come coniugare la sua necessaria
operatività con limitazioni che rimarranno in essere,
ragionevolmente, ancora per molti mesi".
"Bene, quindi, lavorare nell'immediato per individuare soluzioni
transitorie, sfruttando in pieno le potenzialità delle
piattaforme on line, ma è necessario non delegare alle tecnologie
la sopravvivenza del sistema. È necessario ragionare anche su una
progettualità concreta che sappia coniugare strumenti digitali
con azioni di sostegno diretto, anche strutturali. In tal senso -
ha esortata Iacop - è auspicabile che la Regione sappia
individuare strumenti in grado di far ripartire concretamente i
settori in questione garantendo, eventualmente, la creazione di
adeguate strutture all'aperto con funzione multidisciplinare in
grado di garantire la piena applicazione dei protocolli di
sicurezza, ma al contempo permettere una seppur ridotta
operatività del sistema culturale e dello spettacolo dal vivo. Il
lavoro della cultura e dello sport, infatti si nutre del calore
della fruizione collettiva e per questo dobbiamo evitare che si
penalizzi, irrimediabilmente, una delle filiere più produttive e
identitarie del nostro Paese".
"Per questo motivo - si è lamentato il dem - ci aspettavamo da
questo ddl una necessaria componente di progettualità a
medio-lungo termine. Condivisibile l'articolo 9 che prevede la
ridefinizione degli importi minimi delle erogazioni per l'Art
bonus Fvg per gli anni 2020 e 2021, permettendo una maggiore
flessibilità dello strumento, ma tale azione viene neutralizzata
con la riduzione delle sue disponibilità in bilancio prevista dal
ddl 90. Riteniamo infatti che tale strumento debba essere
potenziato. Inoltre, continuiamo a essere in pieno disaccordo con
il progetto I favolosi Onu 17 che, con l'articolo 10, acquistano
lo status di progetto candidabile sull'Art Bonus Fvg: una
penalizzazione per il comparto culturale esistente che non
beneficia dell'enorme contributo già stanziato. Siamo pertanto a
chiedere l'abrogazione di tale articolo".
"Manifestiamo contrarietà anche all'emendamento inserito
nell'articolo 13 e relativo al finanziamento dei musei di
interesse regionale, un pacchetto di contributi puntuali del
valore di 800mila euro a Pordenone, Udine e Trieste. Appare,
infatti, sempre più confusa e disorganizzata la politica di
questa Giunta in ambito museale. La misura, inserita attraverso
specifico emendamento e dedicata alle biblioteche - ha concluso
Iacop - assume l'aspetto di una tantum e non di un reale
contributo a un sistema che ha bisogno di riflessioni e
conseguenti interventi di maggior spessore strutturale".
ACON/DB-fc