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Tav Ve-Ts: Sergo-Dal Zovo (M5S), Centrodestra se ne lava le mani

14.05.2020
19:25
(ACON) Trieste, 14 mag - "Abbiamo chiesto all'Aula e alla Giunta un atto di responsabilità da parte di una Regione che si fregia di essere autonoma. Come tutta risposta è stato proposto di chiedere che intenzioni ha il Governo e si è affermato che ce lo impone l'Europa. Per questi motivi ho ritirato la mozione sul tema del potenziamento della tratta ferroviaria Venezia-Trieste che sarebbe stata svuotata nei contenuti dagli emendamenti del Centrodestra".

Lo spiega in una nota il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, evidenziando che "la mozione chiedeva alla Giunta di attivarsi presso Rete ferroviaria italiana (Rfi) per realizzare nel più breve tempo possibile il potenziamento tecnologico della tratta; affrontare con tutti i territori coinvolti dalle varianti che riguardano la tratta Venezia-Trieste Airport percorsi partecipativi affinché siano valutati attentamente costi e benefici delle stesse; prendere posizione contro la realizzazione della variante Ronchi-Aurisina, già bocciata due volte dalla Commissione tecnica di valutazione di impatto ambientale del ministero dell'Ambiente e che costerebbe un miliardo di euro senza portare alcun beneficio, ma solo danni al nostro territorio".

"Non mi aspettavo un parere unanime del Consiglio, ma non che il Centrodestra volesse lavarsene le mani, chiedendo di scaricare la patata bollente sul Governo con un emendamento proposto dalla Lega sotto dettatura del vicepresidente Riccardi - ha sottolineato Sergo -. Anche l'Europa è stata tirata in ballo, dimostrando sempre di più come la specialità di questa Regione sia ricordata solo quando comoda. Per evitare di coprire di ridicolo il Consiglio e la Regione, abbiamo deciso di ritirare la mozione".

"Credevamo fosse di fondamentale importanza che il Consiglio regionale si esprimesse su questa materia, soprattutto in un periodo in cui dobbiamo riprogettare la nostra esistenza evitando gli errori del passato. Purtroppo il Centrodestra ha deciso di non prendere posizione - ha aggiunto la capogruppo del M5S, Ilaria Dal Zovo -. In particolare il Carso è un territorio molto particolare e fragile e un segnale da parte dell'Aula sarebbe stato significativo, al di là dei pareri che arrivano da Roma o da Bruxelles".

"Non regge la motivazione per cui parliamo di opere che verrebbero realizzate in tempi lunghi: era questo il momento di dire la nostra, per evitare ulteriori sprechi di risorse pubbliche e la salvaguardia di un territorio fragile del quale nulla o poco conosciamo. Tutelare il Carso, le sue grotte e le sue bellezze - concluda la consigliera - deve essere il primo motivo di contrarietà a quest'opera". ACON/COM/rcm-fc



I consiglieri regionali del Gruppo Movimento 5 Stelle