Fase 2: Moretuzzo-Bidoli (Patto), pdl per favorire locazioni virtuose
(ACON) Trieste, 15 mag - "Da un lato, numerose realtà
commerciali chiuse per lungo tempo; dall'altro, cittadini senza
lavoro o con forte riduzione del reddito, ma non per questo
esonerati dall'onere di dover pagare l'affitto. Di fronte a tale
situazione, generata dalla pandemia di Covid-19, il Gruppo
consiliare del Patto per l'Autonomia si è fatto promotore di una
proposta di legge che incentiva la nascita di percorsi virtuosi
in cui ognuno, nella misura che gli compete, fa la sua parte
nell'interesse della comunità".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Patto,
Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, specificando che
l'obiettivo è quello di promuovere "un processo in cui i
proprietari di immobili a uso commerciale o abitativo rinunciano
nell'immediato a una piccola parte del canone di locazione,
facilitando gli affittuari in un momento di grande e grave
incertezza economica. Ma, alla lunga, anche proteggendo loro
stessi dal rischio di trovarsi un domani (forse neanche troppo
lontano) con immobili non locati. Da parte sua, la Regione
riconosce loro un sostegno, attraverso i Comuni, mediante
l'abbattimento dell'imposta municipale unica dovuta".
Con questa proposta di legge "vogliamo sostenere la nascita di
veri e propri patti sociali in cui, uscendo dai confini delle
dinamiche del mercato classico e delle imposizioni normative, si
costruisce un accordo fra soggetti economici che antepongono
l'interesse comune di medio-lungo periodo a quello individuale di
diretto, ma incerto, riscontro. La rinuncia di parte di un
guadagno nell'immediato per scongiurare un ben più grave rischio
economico futuro - spiegano Moretuzzo e Bidoli - dovrebbe già
essere sufficiente ma riteniamo che, in questo momento di grande
difficoltà, sia importante trovare anche adeguati mezzi per
incentivare il più possibile questi processi e la nascita di
meccanismi virtuosi. Proponiamo quindi che ai proprietari
disponibili alla sospensione del canone sia riconosciuto
l'abbattimento dell'Imu e che i mancati introiti siano compensati
ai Comuni dall'Amministrazione regionale con somme di pari
importo".
"Un'operazione a costo zero per i Comuni - aggiungono - cui
spetterebbe solo l'onere di raccogliere le domande di riduzione o
esenzione dall'Imu. E tutto ciò sarebbe anche facilmente
gestibile dal punto di vista burocratico in quanto il regolamento
potrebbe prevedere che il riconoscimento avvenga a fronte della
dichiarazione presentata dal proprietario all'Agenzia delle
entrate della riduzione del canone di locazione".
Rispetto le altre misure messe attualmente in campo sul tema dei
canoni, "sia quelle statali che quelle regionali sono limitate ad
alcune categorie catastali - puntualizzano i due rappresentanti
del Patto - Con la nostra proposta di legge si intende invece
ampliare la platea a quanti più immobili possibili, incentivando
una riduzione più prolungata nel tempo. L'abbattimento dell'Imu
viene, infatti, riconosciuto a fronte di una riduzione applicata
per almeno 2 mesi".
ACON/COM/db-fc