Fase 2: Iacop (Pd), per semplificare servono risorse e non altre norme
(ACON) Trieste, 18 mag - "La semplificazione e la riduzione
della produzione normativa costituiscono elementi di un appello
che il gruppo del Pd ha già rivolto alla Giunta regionale. Un
appello più volte caduto nel vuoto, come in occasione del recente
ddl 90. Ora apprendiamo che la Giunta rinuncia alla proposta
della norma SviluppoImpresa, annunciando una norma di
semplificazione. Siamo convinti che sul sistema economico,
soprattutto in questo momento, piuttosto che dare vita a nuove
leggi è necessario far funzionare quelle esistenti, dando loro le
gambe per muoversi attraverso importanti iniezioni di denaro".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Franco
Iacop, aggiungendo anche che "semplificare significa dare al
sistema il denaro finora mancato. E - aggiunge - bisogna farlo
velocemente. Solo così si può rispondere in maniera tempestiva
alle necessità delle imprese in crisi, aiutandole nella fase di
ripartenza".
"Fino a oggi abbiamo sentito solo buone intenzioni da parte della
Giunta: a parole sono arrivate risposte per ogni settore e per
ogni realtà. Peccato, però, che alle imprese non sia arrivato
nulla e che agli Enti locali siano stati posti solo paletti e
ricatti. L'urgenza per questo momento - aggiunge l'esponente dem
- è dare disponibilità immediate alle imprese, perché abbiano la
forza per affrontare la Fase 2 dell'emergenza Coronavirus.
Diversamente, infatti, aumenterebbe il numero delle chiusure".
"Per questo motivo - sottolinea Iacop - i vari provvedimenti ai
quali abbiamo sempre garantito sostegno e per i quali abbiamo
fornito numerosi contributi vanno attuati economicamente. Gli
interventi legati alle anticipazioni dei crediti verso il sistema
della pubblica amministrazione, al sistema delle garanzie a
favore delle imprese e all'integrazione degli interventi dello
Stato, votati nel ddl 85, rappresentano la strada più concreta da
percorrere per contribuire alla tenuta dell'economia del Fvg.
Tuttavia, se non si semplifica davvero, quei soldi non
arriveranno alle imprese e le promesse rimarranno tali".
"Nell'ultimo provvedimento - conclude il consigliere Pd - è
mancata la volontà di interpretare bisogni veri e immediati di
commercianti ed esercenti, facendo venire meno il contributo agli
affitti prima promesso, poi non esteso nella durata e quindi
tolto. Questo è l'ennesimo impegno mancato, spostando soldi per
fare altre promesse. Fino a oggi non è arrivata alcuna risorsa
regionale né al mondo economico, né a quello dei Comuni. Solo
promesse".
ACON/COM/db-fc