Fase 2: Honsell (Open Fvg), investire su scuola accessibile a tutti
(ACON) Trieste, 19 mag - "Non vi è intercambiabilità tra le due
modalità di fruizione dell'insegnamento, in presenza o in remoto.
Ipotizzarlo significa che non si coglie il fondamento culturale e
civile della scuola. Oggi deve essere svolta una profonda
riflessione sull'intero sistema, proprio alla luce di questa
nuova sfida che ci troviamo ad affrontare. È stato seminato molto
in tema di innovazione didattica e organizzativa, ma questi non
possono trovare una vera attuazione senza cospicui investimenti
all'altezza delle nuove condizioni".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale di Open Sinistra
Fvg, Furio Honsell, evidenziando che "questa emergenza deve
spingerci a fissare priorità, mantenendo fermo il principio
espresso all'articolo 34 della nostra Costituzione: la scuola
infatti deve rappresentare un luogo accessibile a tutti, non solo
fisicamente. Vanno ripensati tutti gli edifici e i progetti
pianificati per la loro messa a norma. Dobbiamo assicurare tutte
le declinazioni della sicurezza e dell'accessibilità fisica e
virtuale".
"Molte famiglie - sottolinea il consigliere di opposizione - sono
state tagliate fuori dall'istruzione in questo periodo perché non
possiedono gli strumenti e le condizioni abitative a supporto di
questa didattica (connessione Internet, device idoneo,
sovraffollamento abitativo), oppure frequentano percorsi di
studio che, per loro natura, necessitano in larga parte dello
svolgimento di attività laboratoriali. Tralasciare questo
commenta Honsell - può significare non farsi carico di una
tipologia di allievi particolarmente esposta al rischio di
abbandono scolastico e per i quali la scuola, intesa anche come
luogo fisico, ricopre una fondamentale funzione di integrazione
sociale".
"Bisogna ripensare anche a nuove assunzioni, nuovi bandi di
concorso: non possiamo rimanere fermi ad aspettare che la
situazione si evolva - prosegue il consigliere - e rischiare che
i nuovi, prossimi assunti, non riescano a prendere servizio
questo settembre ma l'anno successivo, facendo vivere le famiglie
con paure e ansie. Non possiamo permetterci questi scivoloni
burocratici con la ripartenza del prossimo anno scolastico. E
questo vale per tutto il personale indipendentemente dalle
funzioni svolte".
"La ripartenza della scuola deve tenere conto di importanti
valori quali la socialità, la crescita intellettuale e morale, la
maturazione di una coscienza civile e politica. La scuola -
conclude l'esponente di Open Fvg - non vuol dire meccanico
apprendimento di nozioni, non coincide con lo smanettamento di
una tastiera, con la sudditanza a motori di ricerca o a
piattaforme proprietarie che possano sfruttare le informazioni
così carpite ai giovani".
ACON/COM/rcm-fc