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Fase 2: Zanin a Conferenza Cr, linea comune tra Regioni speciali

21.05.2020
14:36
(ACON) Trieste, 21 mag - I riflessi finanziari provocati dal lockdown sui bilanci delle Regioni e la necessità di un incontro tra realtà a Statuto speciale per coordinare una linea operativa comune. Ma anche il fermo auspicio di poter unire gli interventi legislativi votati durante il periodo emergenziale da ogni Consiglio regionale per dare vita a un patrimonio comune. E, infine, la massima attenzione da porre sulla fase di ripartenza delle attività scolastiche.

Questi i temi principali toccati oggi dal presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, nel corso dell'Assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Durante la riunione in videoconferenza, Zanin ha confermato anche il pieno supporto "attraverso il nostro Osservatorio regionale Antimafia, coordinato da Michele Penta, al tavolo di lavoro nazionale sul tema specifico che diventa uno strumento necessario per accompagnare l'attuale fase di riapertura generale. Ponendo, al tempo stesso, la doverosa attenzione anche sulle possibili infiltrazioni mafiose durante questo periodo di necessaria ripresa economica".

Il presidente ha anche sottolineato come "in questi mesi di lockdown il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia abbia lavorato in maniera proficua, archiviando cinque sedute d'Aula in presenza già a inizio maggio per una decina di riunioni complessive (le prime, ovviamente, da remoto) e l'approvazione di otto leggi. Il messaggio che abbiamo voluto offrire con il rientro fisico sul posto di lavoro, anche sotto forma di esplicito contributo psicologico a chi sta riprendendo la propria attività dopo settimane di stop forzato, è quello di intraprendere la Fase 2 con fiducia e impegno".

Nel corso del suo articolato intervento, Zanin ha posto tre riflessioni all'attenzione della Conferenza. La prima è "che le Giunte regionali si stanno muovendo anche in base ai riflessi finanziari che il lockdown potrà avere sui rispettivi bilanci. Due i livelli: quello delle Regioni a statuto ordinario e quello delle Regioni a statuto speciale. Ho chiesto un incontro al collega del Trentino Alto Adige per affrontare il discorso in maniera comune e riservare un occhio di riguardo alle specificità nel rapporto finanziario con lo Stato (proposta che ha subito trovato l'esplicita adesione anche da parte del presidente della Provincia autonoma di Trento, Walter Kaswalder, ndr)".

"Su un bilancio che si aggira intorno ai sei miliardi di euro, è stato stimato un ammanco del 10-12%, ossia circa 700 milioni in meno di tasse pagate che rimangono in Regione. Abbiamo chiesto la sospensione del contributo straordinario per il risanamento della finanza pubblica che, per noi, si aggira sui 720 milioni per quest'anno e 630-640 per il prossimo".

"Ormai, in Fase 2, e verso la Fase 3, siamo soddisfatti per come abbiamo saputo affrontare la Fase 1, ottenendo buoni risultati in termini di contagi, risposte fornite e ligio rispetto delle regole. Oggi - ha evidenziato il presidente del Cr Fvg - si pone il problema delle reazioni ai problemi socio-economici ormai alle porte: c'è tanto entusiasmo, ma pochi soldi che girano. La gente ha paura, esce ma spende poco. Un problema che provocherà ripercussioni su tutti i bilanci regionali".

"Inoltre - ha aggiunto Zanin, passando al punto 2 - suggerisco di coordinare tutta l'attività legislativa prodotta dalle singole Regioni in periodo emergenziale per regalare ulteriori spunti operativi e offrire una risposta, come Sistema Paese, a supporto del tessuto produttivo e degli Enti locali. In sostanza, raccogliere tutto quanto è stato realizzato in Aula per trasformarlo in patrimonio comune in un'ottica di sintesi".

L'ultimo argomento toccato dal presidente del Cr Fvg, riallacciandosi alle parole dei colleghi Roberto Ciambetti (Veneto) ed Eugenio Giani (Toscana), ha riguardato il mondo scolastico. "Nessuno ha ancora pensato a come far ripartire le scuole. Penso a chi finisce la quinta elementare o la terza media senza una vera chiusura dell'anno scolastico: un periodo fondamentale per questi ragazzi, anche dal punto di vista sociologico e formativo. Senza dimenticare il sostegno alle famiglie: i genitori sono tornati a lavorare, ma cosa accade ora ai bambini? Si tratta di un momento delicato che merita una parentesi concreta, anche su base volontaria, coinvolgendo dirigenti, docenti e famiglie stesse. Il rischio di contagio c'è, ovviamente, ma non possiamo neppure dimenticare il percorso di riapertura già intrapreso da altri Paesi europei. Qui, invece, non se ne parla con il rischio di arrivare a settembre impreparati. E, se dovesse avvenire con la modalità della didattica a distanza, sarebbe un fallimento. Ottima come soluzione intermedia, certamente, ma ai ragazzi servono il confronto, la partecipazione e la comunità. Tutto sparito dal panorama dal dibattito politico - ha concluso Zanin - anche a causa di altre legittime emergenze. Le Regioni possono avere un ruolo fondamentale in questo senso, fungendo da stimolo per il Governo per trovare le soluzioni da mettere in atto ed essere pronti in settembre". ACON/DB-fc



Il presidente del Consiglio regionale FVG, Piero Mauro Zanin, nel corso dell'Assemblea plenaria telematica della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome