Fase 2: Bernardis (Lega), fermare i clandestini a confine italo-sloveno
(ACON) Trieste, 22 mag - "Sarebbe opportuno che il Governo
iniziasse a rispedire indietro le centinaia, se non migliaia, di
clandestini provenienti dalla rotta balcanica e arrivati in
Friuli Venezia Giulia dalla Slovenia. Noi non siamo confine
esterno dell'Europa perciò, ancor più in una situazione di
emergenza come quella che stiamo vivendo a causa del coronavirus,
è inaccettabile rinunciare a risorse importanti da destinare ai
nostri cittadini per ospitare sedicenti profughi".
Queste le parole, in una nota, del consigliere regionale Diego
Bernardis della Lega, che aggiunge: "Apprendo che i nostri vicini della Repubblica di Slovenia sarebbero pronti a utilizzare più pattuglie per
controllare gli italiani che dovessero sconfinare, magari durante
le passeggiate o i giri in bicicletta domenicali. Seppure sia una
misura che definirei eccessiva, l'auspicio è che l'aumento dei
controlli da parte della milizia slovena ai valichi meno
frequentati possa servire a contrastare ancor più efficacemente
il continuo flusso di presunti migranti che giungono in Italia,
ovvero in Friuli Venezia Giulia, proprio dalla Slovenia e che,
nonostante una pandemia globale, sta continuando ad aumentare di
portata".
"I rapporti con i vicini amici d'oltreconfine sono ottimi - conclude
Bernardis - e sono certo lo saranno ancor più in futuro. Molte
responsabilità a riguardo della situazione in essere le ha il
Governo italiano, che ha gestito l'emergenza coronavirus e la
successiva fase della ripartenza in modo confusionario e poco
chiaro, anche instillando legittime preoccupazioni agli Stati a
noi contermini che, dal canto loro, mettono in campo tutte le
azioni necessarie per tutelare la salute dei propri cittadini".
ACON/COM/rcm