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Fase 2: Bernardis (Lega), fermare i clandestini a confine italo-sloveno

22.05.2020
18:16
(ACON) Trieste, 22 mag - "Sarebbe opportuno che il Governo iniziasse a rispedire indietro le centinaia, se non migliaia, di clandestini provenienti dalla rotta balcanica e arrivati in Friuli Venezia Giulia dalla Slovenia. Noi non siamo confine esterno dell'Europa perciò, ancor più in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo a causa del coronavirus, è inaccettabile rinunciare a risorse importanti da destinare ai nostri cittadini per ospitare sedicenti profughi".

Queste le parole, in una nota, del consigliere regionale Diego Bernardis della Lega, che aggiunge: "Apprendo che i nostri vicini della Repubblica di Slovenia sarebbero pronti a utilizzare più pattuglie per controllare gli italiani che dovessero sconfinare, magari durante le passeggiate o i giri in bicicletta domenicali. Seppure sia una misura che definirei eccessiva, l'auspicio è che l'aumento dei controlli da parte della milizia slovena ai valichi meno frequentati possa servire a contrastare ancor più efficacemente il continuo flusso di presunti migranti che giungono in Italia, ovvero in Friuli Venezia Giulia, proprio dalla Slovenia e che, nonostante una pandemia globale, sta continuando ad aumentare di portata".

"I rapporti con i vicini amici d'oltreconfine sono ottimi - conclude Bernardis - e sono certo lo saranno ancor più in futuro. Molte responsabilità a riguardo della situazione in essere le ha il Governo italiano, che ha gestito l'emergenza coronavirus e la successiva fase della ripartenza in modo confusionario e poco chiaro, anche instillando legittime preoccupazioni agli Stati a noi contermini che, dal canto loro, mettono in campo tutte le azioni necessarie per tutelare la salute dei propri cittadini". ACON/COM/rcm



Il consigliere regionale Diego Bernardis (Lega)