Omnibus: ok V Comm a norme cultura e sport, da Coni dati a Regione
(ACON) Trieste, 27 mag - La V Commissione del Consiglio
regionale ha accolto a maggioranza il Capo V (disposizioni per
cultura e sport) del disegno di legge multisettoriale 93
presentato dall'assessore regionale Tiziana Gibelli. Relatore per
la I Commissione, che coordinerà la stesura del testo finale,
sarà il presidente della V, Diego Bernardis (Lega).
Parlando degli articoli dal 24 al 29, Gibelli ha spiegato che il
24 autorizza l'Amministrazione regionale ad avvalersi del
Registro delle associazioni e società sportive dilettantistiche
tenuto dal Coni in un'ottica di semplificazione, riduzione degli
oneri amministrativi e accelerazione dei tempi di risposta.
L'accesso al Registro da un lato consentirà di ridurre la mole di
dati che vengono chiesti agli interlocutori, i quali li
forniranno una sola volta con conseguente risparmio di risorse, e
dall'altro consentirà alla Regione di ridurre i tempi del
procedimento amministrativo a tutto vantaggio dell'utenza. "Buona
misura di semplificazione" per Giuseppe Nicoli (FI) che ha
chiesto se la convenzione con il Coni sarà o meno onerosa,
ottenendo dall'assessore garanzie su "nessun onere aggiuntivo".
Con l'articolo 25 si interviene sulla legge regionale 16/2014 in
materia di attività culturali, disciplinando i possibili
beneficiari degli interventi previsti dalla legge stessa
(soggetti pubblici, soggetti privati senza finalità di lucro,
società cooperative) e rinviando ai regolamenti e agli avvisi
pubblici le esclusioni di beneficiari destinatari di altre
tipologie di finanziamento. Una modifica, questa, che ha
sollevato richieste di specifiche da parte di Franco Iacop del
Pd, che l'ha definita "un cambiamento di filosofia, non una mera
semplificazione", e di Furio Honsell di Open Sinistra Fvg.
Con l'articolo 26 si demanda alla Giunta regionale il riparto
delle risorse per il credito d'imposta tra i progetti ammissibili
a finanziamento, concernenti la promozione e l'organizzazione di
attività culturali e quelli per la valorizzazione del patrimonio
culturale. "Poiché l'Art bonus è concedere contributi regionali
sotto forma di credito d'imposta - ha fatto presente Mauro
Capozzella (M5S) - e qui si stabilisce che la percentuale è più
discrezionale da parte della Giunta, significa che si va verso
una operatività dirigista della Regione". "È l'esatto opposto",
ha però sostenuto la titolare di Sport e Cultura, affermando che
diventa una questione "di domanda e offerta: ogni paletto cade di
fronte alle esigenze del mercato, delle quali intendiamo tenere
conto".
Le modifiche introdotte con l'articolo 27 alla legge regionale
24/2019 (legge di stabilità 2020) sono necessarie in quanto oggi
si prevede che una quota, pari alla metà dello stanziamento
previsto per il finanziamento degli Ecomusei, venga ripartita
tenendo conto dei programmi di attività previsti per l'anno in
corso. Ma, in ragione dell'emergenza epidemiologica Covid-19, è
difficile che tali programmi di attività siano attuati
interamente. Pertanto, si prevede di continuare ad assicurare
agli Ecomusei un contributo in linea con quelli assicurati negli
anni precedenti che hanno consentito loro di realizzare
importanti attività nell'ambito delle rispettive comunità.
Si ritiene opportuno poi, sempre nell'ambito delle misure per far
fronte all'emergenza epidemiologica, prevedere l'erogazione
anticipata dell'intero contributo e di qualificare come
ammissibili sia le spese di funzionamento sia quelle relative a
beni e servizi necessari per rispettare le prescrizioni di
contrasto all'emergenza Covid-19.
L'argomento ha colto in particolare l'attenzione di Giampaolo
Bidoli (Patto) che ha chiesto lumi in merito alla conferma dei
contributi. Diego Moretti (Pd), invece, ha voluto sapere,
trovando conferma, se la paventata riforma della legge sugli
Ecomusei di fatto si risolve con questo intervento nella legge di
stabilità 2020.
L'articolo 28 conferma, alla Rugby Union Fvg, il contributo
ottenuto con il bando 2017 per la manutenzione straordinaria
dell'impianto sportivo Rugby Stadium Gerli di proprietà del
Comune di Udine, autorizzando l'utilizzo delle risorse regionali
per un intervento diverso rispetto a quello originario ma da
eseguirsi presso il medesimo impianto sportivo e senza alterare
la finalità del contributo. Anche qui, una parentesi è stata
aperta da Honsell sull'importanza di "conoscere quale sia
l'intervento diverso alla base dell'accordo". "In realtà
l'intervento è il medesimo, cambia solo la sua locazione
all'intervento del perimetro della concessione", è stata la
spiegazione di Gibelli.
L'articolo 29 conferma al Comune di Ronchis (che aveva subito una
situazione di stallo ora superata, ha detto l'assessore), il
contributo di 392mila euro per opere di impiantistica sportiva
ancorché non siano stati rispettati i termini di aggiudicazione
definitiva dei lavori, garantendo il perseguimento dell'interesse
pubblico sotteso alla realizzazione dell'intervento. Il
contributo è stato di recente erogato interamente in attuazione
della Stabilità 2019 che prevede la chiusura del Fondo di
coordinamento tra la Regione e le autonomie locali (cosiddetto
Fondo volano). "Utile capire perché non c'è stata la possibilità
di concludere l'intervento", è stata la richiesta di Mauro Di
Bert (Progetto Fvg/Ar). "Non è stato rispettato un termine
perentorio di una fase ma le procedure sono state corrette", è
stata la spiegazione.
ACON/RCM-fc