Sicurezza: Roberti a V Comm, in Fvg aumentati crimini complessivi
Crescono reati informatici, Trieste maglia nera per la droga
Honsell preoccupato per tante violenze sessuali a Ud e Pn
(ACON) Trieste, 27 mag - I reati complessivi commessi in Friuli
Venezia Giulia nel 2019 sono aumentati di 854 unità rispetto
l'anno precedente (33.404 contro 32.550). I furti continuano a
costituire in termini assoluti il fatto criminoso numericamente
più rilevante, ma la loro incidenza rispetto gli altri delitti è
calata dal 44,60% al 40,29%: quelli nelle abitazioni (2.925, pari
al 21,7%) costituiscono il fenomeno più rilevante.
Sono i dati contenuti in un'analisi dei fenomeni criminali più
diffusi in regione illustrati oggi dall'assessore Fvg alla
Sicurezza, Pierpaolo Roberti, alla V Commissione consiliare,
presieduta da Diego Bernardis (Lega), che ha espresso parere
favorevole a maggioranza al Programma regionale di finanziamento
in materia di politiche per la sicurezza per l'anno 2020
licenziato in via preliminare dalla Giunta Fedriga.
Inoltre, ha evidenziato Roberti, preoccupa l'incremento
esponenziale delle truffe e delle frodi informatiche nelle
quattro province regionali (1.452 a Trieste, 2.164 a Udine, 1.226
a Pordenone e 774 a Gorizia) insieme a quello dei danneggiamenti
(924 a Trieste, 1.393 a Udine e 517 a Pordenone), ma soprattutto
di rapine (89 a Trieste e 88 a Udine contro le 75 e 78 del 2018)
e violenze sessuali (43 a Udine e 28 a Pordenone contro le 34 e
12 dei dodici mesi precedenti). I reati connessi agli
stupefacenti, infine, aumentano solo a Trieste (166 contro 151),
mentre diminuiscono nelle altre tre province regionali.
Le cifre sono giunte dalle statistiche del Centro elaborazione
dati interforze (Ced) del dipartimento della pubblica sicurezza
del ministero dell'Interno, dove confluiscono i dati rilevati
dalle Forze dell'Ordine e dalla Polizia locale. "A essi - ha
spiegato l'assessore - sono stati accostati anche i numeri legati
all'andamento della delittuosità dall'1 al 22 marzo scorso con un
calo del 64% emerso in piena pandemia".
"Vanno comunque diminuendo i reati violenti e predatori - ha
aggiunto - ma aumentano quelli legati a frodi informatiche,
difficili da colpire. Perciò, diventa necessario affrontarli con
la prevenzione, informando il cittadino e portando alla luce
tutto ciò che rimane sommerso a causa della piccolezza delle
cifre carpite".
Lo studio evidenzia che continuano i tentativi di infiltrazione
criminale di stampo associativo mafioso, mentre è stato aperto un
nuovo capitolo sul fronte della sicurezza urbana integrata e
dell'utilizzo interforze dei sistemi di videosorveglianza,
mettendo in condivisione risorse e tecnologie per potenziare
l'operatività di tutti i comandi di Polizia locale. "Ora emerge
la necessità di individuare obiettivi a breve termine - ha
anticipato Roberti - ma anche di attivare politiche di sicurezza
volte a far fronte all'incognita relativa alla durata
dell'emergenza e agli effetti presenti e futuri sulla società
civile".
Le risorse finanziarie disponibili per l'attuazione del programma
2020 ammontano a 2 milioni di euro: la parte più rilevante
riguarda gli interventi finanziati in conto capitale destinati ai
corpi di Polizia locale, ma le risorse messe a disposizione per
le spese di parte corrente sono destinate anche a fornire un
sostegno per far fronte alle necessità conseguenti al rischio
sanitario. Sono state perciò individuate due quote: 900mila auro
da destinare ai corpi di Polizia locale e 700mila ai Comuni che
svolgono tali funzioni senza essere dotati di un corpo di Pl.
"Abbiamo lanciato un sondaggio con queste Amministrazioni - ha
concluso l'assessore - per conoscere l'entità delle spese legate
all'emergenza e, oltre al fronte del supporto sociale, anche di
quelle per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale,
delle barriere in plexiglass o delle attrezzature per la
sanificazione di ambienti e veicoli".
In sede di dibattito sono interventi i consiglieri regionali
Furio Honsell (Open Fvg), Franco Iacop (Pd) e Simone Polesello
(Lega). Il primo ha espresso la sua preoccupazione "per l'aumento
delle violenze sessuali a Udine e Pordenone. Il clima culturale
si è ormai degradato e sarebbero necessarie maggiori iniziative
educative". Inoltre, ha chiesto di avere "un consuntivo che
evidenzi come sono stati spesi i soldi stanziati negli anni
precedenti per verificarne la reale utilità". Roberti ha risposto
che "sul territorio regionale sono presenti 4mila telecamere di
sicurezza con zone più o meno coperte. Il censimento completo,
invece, era già in atto ma è stato bloccato dall'emergenza.
Tuttavia, sia sui numeri in eccesso che su quelli in difetto, non
bisogna concentrarsi sulle unità, ma l'indicatore corretto è
costituito dalla percentuale furti su delitti".
Il dem Iacop ha sottolineato di non condividere il documento e
che si sarebbe potuto "operare in riduzione, utilizzando i fondi
per altre necessità". Il leghista Polesello ha invece accolto con
positività "il sondaggio svolto con i Comuni sulla tema della
sicurezza e ha chiesto particolare attenzione per i parchi giochi
e le aree riservate ai più piccoli, spesso oggetto di
danneggiamenti e vandalismi".
ACON/DB-fc