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Omnibus: ok IV Comm a norme semplicazione ambiente ed energia

28.05.2020
15:11
(ACON) Trieste, 28 mag - La IV Commissione consiliare ha approvato a maggioranza il Capo IX, articoli 61-70, del disegno di legge 93 Omnibus, recante disposizioni in materia di ambiente ed energia illustrate dall'assessore regionale Fabio Scoccimarro. La presidente Mara Piccin (FI) sarà ora relatrice per la I Commissione, a cui va il compito di coordinare il testo nella sua interezza.

Con l'articolo 61, dal primo gennaio 2021 si introduce nella legge regionale 11/2015 sulla difesa del suolo una semplificazione procedimentale, includendo nell'autorizzazione unica ambientale (Aua) anche l'autorizzazione idraulica che riguarda gli scarichi delle piccole e medie imprese. "Ma si dovrà rivedere tutta l'Aua o ci sarà una semplificazione?", è stato il dubbio sollevato da subito da Cristian Sergo (M5S).

L'articolo 62 introduce, nell'articolo 20 della Lr 11/2015 sulla difesa del suolo e l'utilizzazione delle acque, la disposizione che, per realizzare gli interventi previsti sulla rete idrografica relativi ai corsi d'acqua, gli enti competenti dispongano la costituzione di servitù di allagamento sulle aree interessate dall'espansione delle piene e per le quali non si intende procedere alla loro espropriazione o acquisizione. Con l'articolo, si definiscono anche le indennità e il regime transitorio. È prevista un'indennità una tantum, ha aggiunto Scoccimarro rispondendo a una specifica domanda di Massimo Moretuzzo (Patto).

L'articolo 63 prevede l'allineamento della durata delle concessioni di derivazione d'acqua ad uso potabile, con quella delle convezioni di affidamento degli impianti ai gestori del Servizio idrico integrato.

Il 64 modifica l'articolo 4 della Lr 23/2019 (legge collegata alla manovra di bilancio 2020-2022) abrogando il comma che esclude dal procedimento di verifica di assoggettabilità a via le campagne di recupero di rifiuti non pericolosi, effettuata mediante l'utilizzo di impianti mobili.

Considerata l'emergenza Covid-19 che, tra l'altro, ha causato anche il blocco della produzione dell'automobile e il ritardo nelle consegne delle vetture già ordinate, con l'articolo 65 si dispone la sospensione, sino al 31 luglio prossimo, degli adempimenti a carico dei richiedenti il contributo per l'acquisto di veicoli nuovi ecologici a fronte della rottamazione di veicoli a benzina euro 0 oppure euro 1 o di veicoli a gasolio euro 0, euro 1, euro 2 o euro 3. Portando ad esempio due diverse disposizioni sull'argomento, la preoccupazione di Sergo è stata, in questo caso, che la Regione stia pensando di abbandonare il sostegno agli acquisti delle autovetture ibride ed elettriche per quelle a propulsione termica, argomento sollevato anche da Furio Honsell (Open FVG). "Confermo che è mio intendimento andare verso l'ibrido e l'elettrico, prendo nota e verifico", ha però assicurato l'assessore.

L'articolo 66 posticipa, dall'1 luglio 2020 all'1 gennaio 2021, l'assunzione, da parte della Regione, delle competenze in materia di controlli sugli impianti termici nei Comuni con popolazione superiore ai 40.000 abitanti, attualmente esercitate dai Comuni stessi. Si intende così riorganizzare, con tempistiche più congrue, sia il coordinamento delle attività funzionali a un efficace trasferimento delle competenze, sia la programmazione di tavoli di confronto ed eventi volti a fornire un'adeguata informazione al pubblico. La decisione non ha trovato d'accordo soprattutto Honsell, che ha chiesto delucidazioni sull'Ucit, la società nata per il servizio di controllo degli impianti termici del territorio udinese (sarà potenziata, si è appreso in Commissione).

Con lo stesso articolo, si concede al territorio comunale di Pordenone che il pagamento dei costi delle ispezioni, inerenti gli impianti termici per il riscaldamento/raffrescamento e la produzione dell'acqua calda, a carico dei responsabili degli impianti avvenga a decorrere dal 1 luglio 2021, come richiesto dal Comune stesso, invece che dal 1 gennaio 2021 come per i Comuni di Trieste e Udine. "Anche le ispezioni sono state bloccate a causa della Covid-19 - ha fatto presente Scoccimarro - e Pordenone è l'unico dei gestori che opera con personale proprio, attraverso un Ufficio dedicato. Ecco perché abbiamo concesso 6 mesi a Trieste e Udine, ma ulteriori 6 a Pordenone per permettere il passaggio delle competenze". La spiegazione, però, non ha convinto in primis Nicola Conficoni (Pd), che ha parlato di periodo di convenienza e non di necessità tecniche, e neppure Sergo e Honsell.

L'articolo 67 consente all'Amministrazione regionale di confermare a favore del Comune di Gemona il contributo, già concesso per un centro di riuso, anche per l'acquisto di un immobile da destinare al centro stesso. La norma ammette anche la possibilità che tale immobile sia localizzato in un Comune limitrofo e stabilisce che, in tal caso, i rapporti tra i due Comuni interessati siano regolati da una convenzione. "Così, però, sembra che si vogliano dare a tutti i costi soldi al proprietario di quell'immobile", ha commentato Honsell. "È un'operazione di area vasta, se due Comuni agiscono insieme l'operazione è sempre più economica che quella a carico di un Comune solo", gli ha fatto presente Scoccimarro.

Con gli articoli 68, 69 e 70 si introducono modifiche alla Lr 5/2016 (Organizzazione delle funzioni relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani) dettate dal dover garantire il funzionamento dell'Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti (Ausir), per le funzioni relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, anche in presenza di situazioni di emergenza sanitaria o di altre situazioni eccezionali, nonché in condizioni di urgenza e di indifferibilità. Perciò si semplificano le modalità dello svolgimento delle sedute dell'Ausir in via telematica e, nei casi di emergenza/urgenza, si consente all'Assemblea regionale d'ambito di deliberare anche senza acquisire i pareri delle Assemblee locali piuttosto che di sostituirsi a queste ultime per determinati atti.

Anche in questo ultimo caso, i consiglieri di opposizione si sono detti scettici della decisione, a cominciare da Conficoni che ha chiesto perché "le Assemblee locali non possano riunirsi in via telematica invece che permettere all'Assemblea regionale di bypassarle", mentre Sergo ritiene che sia una decisione che svilisce le Assemblee locali stesse, sottolineando che "o si vogliono valorizzare e ha un senso mantenerle e dunque vanno ascoltate, oppure si decida di far fare tutto all'Assemblea regionale e basta".

Per Honsell, "oggi che è divenuta rapidissima la consultazione con la modalità telematica è anacronistico escluderla", mentre Moretuzzo ha chiesto quali siano "le condizioni così urgenti che possono far superare la consulenza delle Assemblee locali, ovvero dei sindaci, addirittura sulle forme di affidamento degli interventi". Per Diego Moretti (Pd) "non è il modo adatto per superare le difficoltà. Pensare di prescindere dalle Assemblee locali su questioni importanti lascia molto perplessi". Anche il leghista Luca Boschetti ha sollevato una perplessità affermando che "il caso dell'emergenza sanitaria va bene, ma la previsione di altre situazioni eccezionali è troppo generica. Per l'Aula si dovrebbe pensare a una via di mezzo e limitare un po' le possibilità di intervento".

"Lo scopo - ha spiegato una volta di più Scoccimarro - è solo quello di dare la possibilità di agire immediatamente all'Assemblea regionale dove sono presenti anche i sindaci. Invece una riunione in via telematica di tutti i componenti delle Assemblee locali potrebbe diventare impossibile". ACON/RCM-fc



CR-FVG (Aula), 28mag2020 - l'assessore regionale con delega ad Ambiente ed Energia, Fabio Scoccimarro (ARC Montenero)