Ferrovie: ok Cr Fvg a mozione su elettrificazione Casarsa-Portogruaro
(ACON) Trieste, 3 giu - L'elettrificazione della linea
ferroviaria Casarsa-Portogruaro è l'oggetto della mozione del
Gruppo dei Cittadini che il Consiglio regionale ha approvato, con
una modifica, a larghissima maggioranza.
"Parliamo di una tratta a binario unico, lunga circa 21
chilometri e risalente a fine Ottocento, che collega il Veneto
orientale con il Friuli occidentale, consentendo il trasporto
giornaliero di numerosi lavoratori e studenti pendolari", aveva
spiegato Tiziano Centis all'Aula.
Per lui, il collegamento tra Casarsa e Portogruaro necessita
assolutamente di essere ammodernato "nell'ottica di ottenere
evidenti vantaggi collegando i poli industriali dei due
territori: il Consorzio di sviluppo economico locale del Ponte
Rosso-Tagliamento, il Consorzio per il nucleo di
industrializzazione della provincia di Pordenone Nip Maniago e
l'interporto di Pordenone. Si agevolerebbero, così, gli scambi
commerciali e si favorirebbero lo sviluppo turistico e la
riduzione delle emissioni inquinanti".
Centis aveva quindi ricordato che "tra Regione Friuli Venezia
Giulia e Rete ferroviaria italiana (Rfi) vi è un accordo quadro
in merito l'elettrificazione di quella linea, il cui relativo
studio di fattibilità tecnico-economica sarà inserito nel
programma degli investimenti".
Perciò l'impegno che chiedeva alla Giunta era non solo di
"svolgere tutte le azioni atte a definire tempi e modalità"
dell'elettrificazione della Casarsa-Portogruaro, ma anche
"programmare gli investimenti per gli interventi infrastrutturali
lungo quella tratta ferroviaria, a cominciare dal superamento del
passaggio a livello di via Tramonto, a San Vito al Tagliamento,
barriera che da sempre genera gravi problemi di scorrimento
traffico causando lunghi tempi di attesa per ogni automezzo".
"Questo secondo impegno, però - aveva spiegato il referente
regionale delle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, al primo
firmatario - non è percorribile in quanto si tratta di una
programmazione di investimenti che non dipende dalla Regione,
bensì da Rfi con il Governo".
La proposta di Mara Piccin (FI), allora, poi accolta da Centis e
sottoscritta anche da Stefano Turchet, Alfonso Signh e Ivo Moras
(Lega), Alessandro Basso (FdI) e Giuseppe Nicoli (FI), è stata di
stralciare il secondo impegno. A quel punto, la mozione ha
trovato la sola contrarietà di Enzo Marsilio (Pd) e l'astensione
di Mariagrazia Santoro (Pd).
ACON/RCM-fc