Fvg-Ue: no a mozione tutela simboli, Honsell critico su Slo e Aut
(ACON) Trieste, 3 giu - Respinta dal Consiglio regionale la
mozione 151 "Valori e obiettivi europei: tutela dei simboli
dell'Unione europea in Regione", presentata e illustrata dal
consigliere Furio Honsell (Open Fvg).
Con il provvedimento, in considerazione dei contenuti
dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, si
voleva impegnare "la Giunta regionale, pur nella difficoltà del
momento, a valorizzare l'importanza dell'appartenenza all'Ue
promuovendo una maggiore consapevolezza nell'utilizzo e
nell'esposizione di simboli, in particolare della bandiera,
impegnandosi a garantirne la presenza anche negli uffici di
rappresentanza degli assessori".
Inoltre, riportava il testo di una mozione che lo stesso Honsell
ha provveduto a modificare con emendamento respinto in Aula,
l'obiettivo era quello "tramite la concessione di contributi alle
associazioni che si occupano di tali tematiche" di predisporre
"interventi, attività e percorsi di formazione specifici per
promuovere iniziative volte alla conoscenza dell'Ue, delle sue
Istituzioni e delle sue opportunità".
Il provvedimento, considerato anche che sabato 9 maggio era stata
celebrata la "giornata dell'Europa" insieme alla Dichiarazione
Schuman da cui aveva preso avvio il processo di unificazione
continentale, fenomeno storico che "da quasi settant'anni
garantisce pace e progresso civile, sociale ed economico ai
cittadini europei e ha permesso la promozione dei diritti e delle
libertà per i suoi cittadini", voleva impegnare l'Esecutivo "ad
attivare ulteriori borse di studio specifiche per le scuole
secondarie e premi per tesi di laurea su tematiche europeiste".
"Un atto doveroso - ha commentato Honsell - considerata
l'importanza storica e sociale che l'Ue riveste per la Regione
Fvg nell'ottica delle relazioni internazionali ed economiche,
nonché per l'impatto positivo riscontrato sullo sviluppo
territoriale mediante l'utilizzo dei fondi europei, ma anche per
la centralità del Friuli Venezia Giulia all'interno delle
istituzioni europee".
Il consigliere ha espresso la sua delusione "per una giornata che
non era stata ricordata a dovere. Io stesso ho ritenuto di
presentare un emendamento legato agli sviluppi della Fase 2 per
mantenere alti i valori che possono evitare le tragedie. La
scelta europea va promossa e condannato l'atteggiamento di alcuni
governi che non vogliono essere fedeli a questo ideale. Se il
Consiglio regionale non dice nulla davanti a casi di
antieuropeismo e antiumanesimo come quelli legati a Slovenia e
Austria, forse vuol dire che a qualcuno sta bene il comportamento
dei due Paesi. E anche di tenere chiusi i confini".
Nel corso del dibattito, che ha visto anche la partecipazione
dell'assessore regionale Pierpaolo Roberti, il consigliere
Alessandro Basso (FdI) ha evidenziato di essere "pienamente
d'accordo sul tema generale", ma anche di trovare "le chiose
sull'emendamento del tutto fuorvianti. Quasi delle provocazioni
politiche. In questo modo, dunque, il documento non ci trova
favorevoli".
Opposta la posizione di Chiara Da Giau e Franco Iacop (Pd) che
hanno chiesto di poter sottoscrivere la mozione, alla pari dei
colleghi Massimo Moretuzzo (Patto), Simona Liguori e Tiziano
Centis (Cittadini).
ACON/DB-fc