Energia: Sergo (M5S), fotovoltaico nell'Aussa Corno non è vera urgenza
(ACON) Trieste, 3 giu - "Abbiamo chiesto all'assessore
regionale Fabio Scoccimarro quale sia stato il bilanciamento tra
interesse pubblico e privato relativo all'iter di autorizzazione
per la realizzazione di un campo fotovoltaico da 5,8 Mw da
realizzarsi su oltre 60mila metri quadrati nell'Aussa Corno a
pochi metri da Porto Nogaro. Tuttavia, l'esponente della Giunta
ha preferito sviare il discorso".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, Cristian Sergo, aggiungendo che "nel rispondere alla
nostra interrogazione, l'assessore ha richiamato il dl 18/2020
che consente alle Amministrazioni di poter dare priorità ai
procedimenti da considerare urgenti in relazione alle ragioni
oggettive relative alla natura e all'importanza degli interessi
tutelati".
"Qui, però, l'unica urgenza emersa, visto che in Friuli Venezia
Giulia abbiamo energia da vendere, è quella del privato che
pretende di essere autorizzato alla costruzione in tempo per
poter accedere alla finestra degli incentivi del prossimo
ottobre. Si continua, pertanto, a non capire quale sia
l'interesse pubblico coinvolto. E - aggiunge Sergo - sulla base
del quale si è consentita la ripartenza del relativo procedimento
prima del 16 maggio, tenendo conto che si tratta di un impianto
che non va a fornire energia alle aziende del territorio, ma che
servirà solo a venderla per mero profitto del proponente".
"Nella nota del Servizio valutazioni ambientali del 27 aprile,
documento che riavvia l'iter autorizzativo, si afferma - rileva
il consigliere pentastellato - che il progetto è carente di un
piano economico- finanziario. Eppure, nonostante la nota sia
stata emessa più di un mese fa, non ci risulta pervenuta da parte
del proponente alcuna integrazione. Anche volendo intervenire
sulla procedura pubblica, che prevede le osservazioni degli
interessati, non ci sono elementi importanti per valutare il
progetto, la sua valenza economica e, di conseguenza, la sua
portata".
"Se ci fosse davvero tanta urgenza - conclude Sergo - nell'arco
di un mese il proponente avrebbe dovuto rendere pubblici questi
atti. Viene quindi da chiedersi come sia stato possibile
considerare l'importanza dell'impianto, tanto da accelerarne la
procedura, senza questi documenti".
ACON/COM/db-fc