Salute: Ussai (M5S), da Riccardi no risposte su erogazione pasti Asugi
(ACON) Trieste, 3 giu - "Da parte dell'assessore regionale
Riccardo Riccardi non è arrivata alcuna risposta riguardo la
sicurezza dell'erogazione dei pasti nell'Azienda sanitaria
universitaria integrata giuliano isontina (Asugi). Lo stesso è
accaduto in merito al modello che si vuole adottare per questo
servizio".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, Andrea Ussai, commentando "la risposta del vicepresidente
della Regione Fvg a una mia interrogazione in materia. Riccardi
si è limitato ad affermare che l'ennesima proroga del contratto
alla Serenissima Ristorazione Spa di Vicenza che attualmente
eroga il servizio, ormai decennale e previsto fino al 30 aprile
2021, potrebbe concludersi anticipatamente in caso di
predisposizione dell'apposito bando da parte di Arcs. In tal
caso, ci saranno le garanzie previste dalle norme per il
personale in caso di subentro".
"Nessuno spazio per internalizzare il servizio - aggiunge il
rappresentante pentastellato - ma, soprattutto, nulla è stato
detto riguardo la sicurezza dell'erogazione dei pasti. E, in
particolare, riguardo i percorsi per la consegna del cibo e la
disinfezione di tutti i reparti cucina e mensa, nonché
sull'utilizzo dei dispositivi di protezione da parte dei cento
lavoratori della ristorazione. Su questo aspetto ci sono state
numerose segnalazioni del rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza, in assenza di un riscontro da parte della Direzione
sulle verifiche svolte".
"Il cibo distribuito in Asugi viene attualmente acquistato in
Veneto, dove viene preparato con tecniche che ne consentono il
consumo anche dopo venti giorni. Già nella scorsa legislatura -
puntualizza Ussai - avevo proposto attraverso una mozione di
privilegiare pasti prodotti in modalità espressa all'interno
degli ospedali o preparati lo stesso giorno vicino alle sedi
ospedaliere, garantendo così tempi rapidi per la consegna tra
fine produzione e fornitura in modo da preservare la qualità".
"Su questo tema avevo richiesto l'accesso agli atti relativi ai
risultati delle analisi dei 70 campioni di alimenti prelevati in
data 30 marzo e 3 aprile 2018 presso l'ospedale di Cattinara a
seguito della convenzione con l'Università di Trieste. La mia
richiesta è tuttavia rimasta inevasa e anche oggi in aula
l'assessore non ha affrontato la questione. Una sede per la
preparazione dei pasti in Fvg - conclude il consigliere del M5S -
consentirebbe di migliorare i controlli sulle materie prime,
nonché di utilizzare prodotti freschi e provenienti da filiere
locali con conseguenti ricadute positive sui valori nutrizionali
del cibo e sull'economia regionale".
ACON/COM/db-fc