Ferrovie: Piccin (FI), Regione non competente su elettrificazione
(ACON) Trieste, 3 giu - La mozione a sostegno dell'intervento
di elettrificazione della ferrovia Casarsa-Portogruaro è stata
approvata con un emendamento orale della consigliera regionale
Mara Piccin (Forza Italia), che lei stessa reputa "sostanziale,
in quanto ha evitato che si facesse riferimento a questioni che
nulla hanno a che vedere con questa infrastruttura e che si
attribuissero alla Regione compiti che non può assumersi".
Come riporta una nota, Piccin - che ha sottoscritto la mozione
nella sua forma finale - ha sottolineato come aspetto politico
"che lo stesso sostegno a quest'opera è stato espresso tre volte
nella scorsa legislatura, con ordini del giorno presentati da Pd
e Cittadini e accolti dalla Giunta Serracchiani, nello specifico
dall'allora assessore Santoro. Ora siamo allo stesso punto, senza
che su quest'opera si sia mosso nulla di concreto".
Piccin dapprima ha proposto un emendamento, non accolto dal primo
firmatario Centis, ma in sostanza recepito in toto in forma
orale, in virtù del quale sono stati eliminati dalle premesse i
riferimenti alla recente audizione circa la velocizzazione della
linea Venezia-Trieste ("opera che nulla ha a che fare con la
Casarsa-Portogruaro, ma che si voleva a tutti i costi mettere in
relazione", osserva Piccin) e l'impegno della giunta regionale a
effettuare investimenti quali il superamento del passaggio a
livello di viale del Tramonto, a San Vito ("opera sulla quale la
Regione non ha alcuna competenza", sottolinea la consigliera).
"Resta soltanto l'impegno della Giunta a svolgere tutte le azioni
atte a definire tempi e modalità di realizzazione
dell'elettrificazione della Casarsa-Portogruaro, il che - mette
in evidenza la forzista - si può tradurre unicamente in un
sollecito al ministero delle Infrastrutture: la decisione su ogni
opera progettata da Rete ferroviaria italiana, infatti, dipende
dal ministero, come specificato di recente proprio dai tecnici di
Rfi".
"L'elettrificazione della linea - conclude Piccin - appare come
un'opera importante e, per quanto riguarda San Vito al
Tagliamento, prioritario appare pure il superamento del succitato
passaggio a livello. Ma non si può mescolare continuamente le
carte e scaricare sull'Amministrazione regionale questioni in
piedi ormai da decenni, assegnandole compiti che non le sono
propri, se non nell'interlocuzione con Rfi che a sua volta
dipende dal Ministero".
ACON/COM/fc