Industria: Giacomelli (FdI), Fvg reclama pieno utilizzo Punti Franchi
(ACON) Trieste, 3 giu - "Tutti i gruppi presenti in Consiglio
regionale, sia quelli di maggioranza che quelli di opposizione,
hanno voluto trasmettere nelle mani del presidente Piero Mauro
Zanin una richiesta di convocazione congiunta della I e della IV
Commissione per audire, sul tema della valorizzazione del regime
dei punti franchi di Trieste, una serie di interlocutori. Si
tratta del presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare
Adriatico Orientale, Zeno d'Agostino, del direttore generale
della direzione interregionale Veneto e Friuli Venezia Giulia
dell'Agenzia delle dogane, Davide Bellosi, e del presidente della
Confederazione regionale delle categorie degli Spedizionieri
internazionali, Agenti marittimi e Terminalisti portuali, Stefano
Visintin".
Lo annuncia in una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia in
Consiglio regionale, Claudio Giacomelli, ricordando che
"l'iniziativa nasce da due ordini di considerazioni. La prima, di
carattere economico, consiste nella difficile congiuntura
derivante dalla pandemia da Covid-19, che vede una contrazione
del Pil regionale pari al 7,1% con preoccupanti ricadute di lunga
durata, sia sul piano dell'occupazione che su quello della tenuta
del tessuto produttivo della Regione".
"La seconda ragione - prosegue l'esponente di FdI - deriva dalla
constatazione di come il Fvg non sia stato ancora messo nelle
condizioni di sfruttare fino in fondo lo strumento di promozione
industriale che consiste nel regime internazionale dei punti
franchi di Trieste. E ciò soprattutto a causa di controverse
interpretazioni circa la loro extradoganalità".
"Lo stesso Fvg D'Agostino ha più volte sottolineato come,
nonostante il progressivo aumento dei traffici portuali abbia
trasformato lo scalo giuliano nel primo porto in Italia per merci
transitate, questo settore non sia in grado di produrre sul
territorio regionale, per sua intrinseca natura, quel valore
aggiunto, in termini di ricadute economiche, tale da sostenere la
ripresa e l'occupazione".
"Inoltre - aggiunge Giacomelli - anche Visintin ha più volte
ricordato che i traffici portuali potranno contribuire
efficacemente a un incremento del pil regionale solo se
affiancati da consistenti attività di trasformazione, lavorazione
e logistica delle merci. Per questo motivo ho ritenuto
essenziale, soprattutto in questo difficile contesto economico,
far sì che tutta la Regione si attivi affinché, oltre ai temi
dell'integrazione dei porti e degli interporti regionali, venga
valorizzato il regime dei punti franchi. E ciò anche quale
occasione di sviluppo industriale e strumento per favorire il
re-shoring di aziende delocalizzate per attivare un virtuoso
effetto volano a vantaggio di tutta l'economia territoriale".
"La Regione Fvg - conclude il capogruppo di FdI - non reclama
dallo Stato e dalla Comunità europea sussidi, elemosine o
sovvenzioni. Nello spirito della ricostruzione del 1976 chiede
invece autonomia e libertà di manovra, ma anche che vengano rese
pienamente disponibili le opportunità di sviluppo industriale che
già ci sono e che, soprattutto in questa drammatica congiuntura,
devono essere lasciate libere di esercitare i loro proficui
effetti. In quest'ottica, diventa importante la firma di tutti i
gruppi, a dimostrazione che è possibile lavorare fianco a fianco
per l'economia della città e della regione".
ACON/COM/db-fc