Green Deal: Scoccimarro a IV Comm, candidatura Fvg sia trasversale
Progetto per trasformare Regione in laboratorio sostenibilità
(ACON) Trieste, 4 giu - Otto mesi per predisporre la prima
bozza di programma e un anno esatto per concretizzare un
confronto ufficiale con Unione Europea, Stato e autorità
finanziarie. Infine, entro 18 mesi, la stesura del documento
definitivo con la valutazione delle risorse e delle modalità di
reperimento dei fondi europei necessari per avviare la
candidatura del Friuli Venezia Giulia al ruolo di Regione pilota
nel campo della sperimentazione verso un'economia a emissioni
zero di gas a effetto serra.
Queste le tempistiche prospettate oggi dall'assessore regionale
alla Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio
Scoccimarro, davanti alla IV Commissione consiliare, presieduta
da Mara Piccin (FI) e riunita in modalità telematica. L'ordine
del giorno prevedeva l'esame dei documenti relativi alla Sessione
europea 2020 per le parti di competenza e già individuate
dall'Ufficio di presidenza come tema di assoluto interesse in
tema di strategie per una mobilità sostenibile e intelligente.
Un obiettivo, quello auspicato da Scoccimarro, legato al grande
progetto del Green Deal europeo, insieme di iniziative politiche
portate avanti dalla Commissione europea per raggiungere la
neutralità climatica in Europa entro il 2050. "Si tratta di una
candidatura e non di un bando - ha specificato l'assessore in
sede di audizione - che segue la decisione favorevole da parte
della Giunta regionale in merito all'operatività del progetto".
Pur non prevista originariamente nell'ordine del giorno della
Commissione, la generalità di Giunta è stata definita in sede di
relazione "molto importante ma, per acquisire ulteriore valore,
deve vedere partecipe l'intero Consiglio regionale. Un progetto
lungo 25 anni e perciò - ha auspicato Scoccimarro - serve
l'adesione di tutte le forze sociali e politiche,
indipendentemente dall'orientamento di chi nei lustri sarà
chiamato a governare. Saranno coinvolti tutti gli assessorati,
perché numerosi saranno i settori interessati. Il Fvg costituisce
un contesto ideale, perché è un piccolo ma diversificato
compendio, morfologicamente adatto per testare e valutare le
ricadute delle politiche, riproducendole in seguito a livello
comunitario dopo la fase di sperimentazione".
"Se la candidatura andrà a buon fine - ha aggiunto l'assessore -
il Friuli Venezia Giulia si impegnerà a conseguire gli obiettivi
della neutralità in tempi più ristretti rispetto gli altri Paesi.
Quindi, è necessario avviare quanto prima il processo che
consentirebbe di predisporre il documento da sottoporre alla
Commissione Europea". L'organismo, dal canto suo, dovrebbe
fornire il proprio supporto sia in fase di predisposizione del
programma, sia per il reperimento di parte delle risorse
necessarie.
Nello specifico, l'obiettivo è quello di pervenire
progressivamente alla neutralità delle emissioni attraverso una
media annua pari almeno al -4% rispetto quelle attuali. I temi
chiave per convincere la CE, invece, sono due: l'adattamento ai
cambiamenti climatici e l'educazione dei cittadini all'adozione
di comportamenti virtuosi.
Piuttosto articolato il dibattito, stante anche la richiesta da
parte degli consiglieri di poter visionare l'intera
documentazione legata alla generalità di Giunta. "Diamo fin da
ora la nostra disponibilità al confronto - ha esordito Ilaria Dal
Zovo (M5S) - auspicando però un cambio di passo e valorizzando il
tema della sostenibilità". Perplessa, invece, la collega
Mariagrazia Santoro (Pd) che "in attesa di approfondire con il
documento in mano, auspico un discorso coordinato con tutte le
Commissioni. Intanto, chiedo una sessione congiunta con la V
Commissione".
Il consigliere Furio Honsell (Open Fvg) ha invece rivelato di
sentirsi "imbarazzato davanti a un progetto che proseguirà per 25
anni, ma descritto così rapidamente. E non è neppure chiaro se
sarà in competizione con altri. Sono insoddisfatto per un'idea
astratta e futuribile. Io stesso, soltanto sei mesi fa, avevo
avanzato una proposta di legge sulla sostenibilità, ma non mi era
stato concesso di calendarizzarla".
Il pattista Massimo Moretuzzo si è dichiarato "sorpreso per la
candidatura, ma anche favorevole al piano di riduzione delle
emissioni: ambizioso e complesso, ma condivisibile. Sono
disponibile, purché la generalità sia accompagnata da gesti
concreti". Il consigliere leghista Lorenzo Tosolini ha invece
sottolineato che "un lavoro serio ha bisogno dei suoi tempi. Sarà
perciò importante iniziare ad affrontare questi problemi in
maniera razionale, perché si tratta di scelte di vita che vanno a
incidere sulle abitudini della gente". Secondo il pentastellato
Cristian Sergo si tratta "di una meta difficile da raggiungere.
Offro totale disponibilità, ma non vorrei che ci si fermasse
strada facendo". Il progetto ha infine raccolto il pieno plauso
di Leonardo Barberio (FdI).
In relazione alle lamentele legate alla scarsità di occasioni per
dibattere su questi temi, Piccin ha ricordato a fine lavori che
"il tema stesso del Green Deal europeo ha otto indicatori. Non è
possibile affrontarli tutti con incontri specifici e, come hanno
fatto anche le altre Commissioni, abbiamo ritenuto di scegliere
solo alcuni temi. Altrimenti, si rischia di parlare di tutto
senza arrivare a nulla. Ricordo che la Sessione Europea è annuale
e che il nostro approccio ci consentirà di trattare punti diversi
ogni dodici mesi".
ACON/DB-fc