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Salute: III Comm, no accordo su ddl unico solitudine-invecchiamento

08.06.2020
13:35
Ok Honsell a ritiro proposta se articoli diventano emendamenti

(ACON) Trieste, 8 giu - Il Comitato ristretto costituito in seno alla III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega), riunito oggi a Trieste in Aula alla presenza del vicegovernatore Fvg con delega alla Salute e Politiche sociali, Riccardo Riccardi, ha deciso di rinviare nuovamente alla III Commissione l'esame del disegno di legge 91 e della proposta di legge 11.

La scelta è stata presa in virtù delle divergenze emerse relativamente alla possibilità di unire in un unico provvedimento i contenuti del ddl 91 (Modifiche alla legge regionale 22/2014 Promozione dell'invecchiamento attivo e modifiche all'articolo 9 della legge regionale 15/2014 in materia di protezione sociale, concernenti gli interventi per il contrasto alla solitudine) con quelli della pdl 11 (Norme per la promozione di iniziative e progetti per la prevenzione del fenomeno della solitudine).

Questo secondo documento, proposto su iniziativa del consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), aveva visto le progressive sottoscrizioni anche dei colleghi Simona Liguori (Cittadini), Mariagrazia Santoro e Chiara Da Giau (Pd), Ilaria Dal Zovo, Andrea Ussai, Cristian Sergo e Mauro Capozzella (M5S). Il Comitato ristretto era invece composto dai consiglieri Giampaolo Bidoli (Patto), Honsell, Liguori, Antonio Lippolis e Moras (Lega), Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar), Mara Piccin (FI), Santoro e Dal Zovo.

In avvio di seduta si erano svolte le audizioni in videoconferenza di alcuni rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale e dei medici pediatri di libera scelta, assecondando una necessità che aveva fatto rinviare l'esame dei testi per procedere a ulteriori approfondimenti. Il segretario regionale del Sindacato medici italiani (Smi), Domenico Montalbano, ha evidenziato "l'importanza di assistere e dare risposte concrete al problema della solitudine, anche se non si tratta di una patologia in senso stretto".

Il presidente regionale del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), Stefano Vignando, ha invece concordato sull'incidenza "di un problema molto sentito, ma dalla rilevanza più sociale che sanitaria". Inoltre, ha aggiunto il tema legato "alla solitudine dei medici di Medicina generale: lasciati soli, privi di adeguate protezioni e mai coinvolti dalla direzione centrale Salute nella programmazione delle Fase 1, 2 e 3 dell'emergenza. Abbiamo percepito la solitudine più noi dei pazienti stessi".

Le discussioni hanno preso il via da una considerazione del presidente Moras, secondo il quale i lavori si sarebbero concentrati sull'utilizzo del ddl 91, documento di iniziativa della Giunta regionale presentato l'11 maggio, come base sulla quale discutere entrambi i provvedimenti "visti i numeri in possesso della Maggioranza". Immediata la replica da parte di Santoro volta a comprendere se la discussione fosse possibile "o, visto che la Maggioranza ha già i voti, è inutile discutere? La mia presenza in questa sede è anche legata alla disponibilità data da Riccardi, su temi così importanti per le famiglie. Sarebbe comunque meglio proporre una legge a sé stante".

Sullo stesso piano anche l'intervento della pentastellata Dal Zovo che ha evidenziato l'incompatibilità tra le due tematiche e che, quindi, sarebbe stato auspicabile che "dal Comitato potesse uscire un ulteriore testo completamente nuovo, per rispetto a entrambi gli argomenti". La forzista Piccin ha evidenziato come "nessuno deve sentirsi sminuito: il Comitato ristretto è un gruppo di lavoro incaricato di trovare una proposta di mediazione tra due proposte oggettivamente diverse con la collaborazione di tutti". Liguori ha invece rivolto un invito "a coinvolgere i medici, come da loro esplicita richiesta. Mescolare i due temi significa togliere il discorso della trasversalità del fenomeno proposto da Honsell".

Proprio il rappresentante di Open Fvg ha evidenziato come "inserirla nella legge sull'invecchiamento attivo indebolisce la mia proposta per il contrasto alla solitudine. Converrebbe anche alla Regione Fvg e a Riccardi avere una legge unica a livello nazionale per offrire strumenti utili e guadagnare prestigio. Chiedo perciò che venga assorbito quanto più possibile dei miei articoli, lavorando tutti insieme e, qualora ciò avvenga, sono disposto a ritirare immediatamente la mia proposta. Ovviamente, non lo farò qualora i miei emendamenti venissero bocciati".

Il vicegovernatore ha spiegato che sarebbe "inutile fare tre leggi in un Paese dove, invece, andrebbero dimezzate. Non ho certamente un atteggiamento pregiudiziale verso la norma sull'invecchiamento attivo, visto che io stesso l'ho difesa più volte, benché approvata all'unanimità ai tempi della maggioranza di centrosinistra. Piuttosto - il suo auspicio - tentiamo, sulla base di fondamenta forti, di innalzare una casa ancora più ampia e robusta. Se mi si dimostra che la solitudine è marginale rispetto l'invecchiamento attivo, allora taccio. Secondo me, invece, è un tema centrale. Serve perciò un provvedimento che affronti la solitudine nel suo complesso".

In conclusione di lavori, Moras ha dunque rimandato le discussioni in sede di III Commissione, impegnandosi "a trovare, già prima dell'Aula, il tempo per condividere e dialogare ancora su queste norme sulla base dei contenuti che verranno proposti da tutti e utilizzando gli emendamenti per lavorare sul testo proposto della Giunta, implementandolo nella maniera più univoca possibile". Soluzione, questa, non gradita a Dal Zovo che, dal canto suo, ha evidenziato come "il Comitato ristretto serve per raggiungere un obiettivo concreto, altrimenti risulta inutile". ACON/DB-fc



CR-FVG (Aula), 8giu2020 - Ivo Moras (Lega), presidente della III Commissione consiliare e Riccardo Riccardi, vicepresidente della Regione FVG con delega alla salute (ARC GM)