Salute: III Comm, no accordo su ddl unico solitudine-invecchiamento
Ok Honsell a ritiro proposta se articoli diventano emendamenti
(ACON) Trieste, 8 giu - Il Comitato ristretto costituito in
seno alla III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras
(Lega), riunito oggi a Trieste in Aula alla presenza del
vicegovernatore Fvg con delega alla Salute e Politiche sociali,
Riccardo Riccardi, ha deciso di rinviare nuovamente alla III
Commissione l'esame del disegno di legge 91 e della proposta di
legge 11.
La scelta è stata presa in virtù delle divergenze emerse
relativamente alla possibilità di unire in un unico provvedimento
i contenuti del ddl 91 (Modifiche alla legge regionale 22/2014
Promozione dell'invecchiamento attivo e modifiche all'articolo 9
della legge regionale 15/2014 in materia di protezione sociale,
concernenti gli interventi per il contrasto alla solitudine) con
quelli della pdl 11 (Norme per la promozione di iniziative e
progetti per la prevenzione del fenomeno della solitudine).
Questo secondo documento, proposto su iniziativa del consigliere
regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), aveva visto le
progressive sottoscrizioni anche dei colleghi Simona Liguori
(Cittadini), Mariagrazia Santoro e Chiara Da Giau (Pd), Ilaria
Dal Zovo, Andrea Ussai, Cristian Sergo e Mauro Capozzella (M5S).
Il Comitato ristretto era invece composto dai consiglieri
Giampaolo Bidoli (Patto), Honsell, Liguori, Antonio Lippolis e
Moras (Lega), Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar), Mara Piccin (FI),
Santoro e Dal Zovo.
In avvio di seduta si erano svolte le audizioni in
videoconferenza di alcuni rappresentanti delle organizzazioni
sindacali dei medici di medicina generale e dei medici pediatri
di libera scelta, assecondando una necessità che aveva fatto
rinviare l'esame dei testi per procedere a ulteriori
approfondimenti. Il segretario regionale del Sindacato medici
italiani (Smi), Domenico Montalbano, ha evidenziato "l'importanza
di assistere e dare risposte concrete al problema della
solitudine, anche se non si tratta di una patologia in senso
stretto".
Il presidente regionale del Sindacato nazionale autonomo medici
italiani (Snami), Stefano Vignando, ha invece concordato
sull'incidenza "di un problema molto sentito, ma dalla rilevanza
più sociale che sanitaria". Inoltre, ha aggiunto il tema legato
"alla solitudine dei medici di Medicina generale: lasciati soli,
privi di adeguate protezioni e mai coinvolti dalla direzione
centrale Salute nella programmazione delle Fase 1, 2 e 3
dell'emergenza. Abbiamo percepito la solitudine più noi dei
pazienti stessi".
Le discussioni hanno preso il via da una considerazione del
presidente Moras, secondo il quale i lavori si sarebbero
concentrati sull'utilizzo del ddl 91, documento di iniziativa
della Giunta regionale presentato l'11 maggio, come base sulla
quale discutere entrambi i provvedimenti "visti i numeri in
possesso della Maggioranza". Immediata la replica da parte di
Santoro volta a comprendere se la discussione fosse possibile "o,
visto che la Maggioranza ha già i voti, è inutile discutere? La
mia presenza in questa sede è anche legata alla disponibilità
data da Riccardi, su temi così importanti per le famiglie.
Sarebbe comunque meglio proporre una legge a sé stante".
Sullo stesso piano anche l'intervento della pentastellata Dal
Zovo che ha evidenziato l'incompatibilità tra le due tematiche e
che, quindi, sarebbe stato auspicabile che "dal Comitato potesse
uscire un ulteriore testo completamente nuovo, per rispetto a
entrambi gli argomenti". La forzista Piccin ha evidenziato come
"nessuno deve sentirsi sminuito: il Comitato ristretto è un
gruppo di lavoro incaricato di trovare una proposta di mediazione
tra due proposte oggettivamente diverse con la collaborazione di
tutti". Liguori ha invece rivolto un invito "a coinvolgere i
medici, come da loro esplicita richiesta. Mescolare i due temi
significa togliere il discorso della trasversalità del fenomeno
proposto da Honsell".
Proprio il rappresentante di Open Fvg ha evidenziato come
"inserirla nella legge sull'invecchiamento attivo indebolisce la
mia proposta per il contrasto alla solitudine. Converrebbe anche
alla Regione Fvg e a Riccardi avere una legge unica a livello
nazionale per offrire strumenti utili e guadagnare prestigio.
Chiedo perciò che venga assorbito quanto più possibile dei miei
articoli, lavorando tutti insieme e, qualora ciò avvenga, sono
disposto a ritirare immediatamente la mia proposta. Ovviamente,
non lo farò qualora i miei emendamenti venissero bocciati".
Il vicegovernatore ha spiegato che sarebbe "inutile fare tre
leggi in un Paese dove, invece, andrebbero dimezzate. Non ho
certamente un atteggiamento pregiudiziale verso la norma
sull'invecchiamento attivo, visto che io stesso l'ho difesa più
volte, benché approvata all'unanimità ai tempi della maggioranza
di centrosinistra. Piuttosto - il suo auspicio - tentiamo, sulla
base di fondamenta forti, di innalzare una casa ancora più ampia
e robusta. Se mi si dimostra che la solitudine è marginale
rispetto l'invecchiamento attivo, allora taccio. Secondo me,
invece, è un tema centrale. Serve perciò un provvedimento che
affronti la solitudine nel suo complesso".
In conclusione di lavori, Moras ha dunque rimandato le
discussioni in sede di III Commissione, impegnandosi "a trovare,
già prima dell'Aula, il tempo per condividere e dialogare ancora
su queste norme sulla base dei contenuti che verranno proposti da
tutti e utilizzando gli emendamenti per lavorare sul testo
proposto della Giunta, implementandolo nella maniera più univoca
possibile". Soluzione, questa, non gradita a Dal Zovo che, dal
canto suo, ha evidenziato come "il Comitato ristretto serve per
raggiungere un obiettivo concreto, altrimenti risulta inutile".
ACON/DB-fc