Scuola: Zanin, meno barriere e più programmi o sarà generazione-gap
(ACON) Trieste, 9 giu - "È il momento di garantire insegnanti e
programmi aggiornati all'intero comparto scuola del
post-lockdown, privilegiando i contenuti della ripresa senza per
questo abbassare la guardia sull'aspetto sicurezza. Così non
fosse, rischiamo di portare avanti una generazione-gap, ovvero
studenti azzoppati nella loro crescita socio-culturale
dall'inerzia di chi dovrebbe garantire loro un percorso ma,
purtroppo, al momento decide solo di non decidere".
È l'ammonimento lanciato dal presidente del Consiglio regionale
del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, alla luce degli
ultimi sviluppi, giudicati "ancora approssimativi", rispetto a
presente e futuro dell'istruzione in un'Italia "che deve
affrontare priorità costruttive e non solo attualità emergenziali
caratterizzate da mascherine, plexigas e distanze".
"Considerare formativa l'esperienza di una didattica in video
priva di contatti diretti - aggiunge Zanin - è da parte del
ministro Azzolina una forzatura auspicabilmente solo dialettica.
La vera formazione, infatti, è quella di una scuola che insegna
la convivenza e la condivisione di idee, tempo e spazio, ovvero
buona parte di ciò che è venuto a mancare con l'inevitabile stop
degli scorsi mesi al quale, purtroppo, non ha fatto seguito un
finale diverso con vista sulla normalità".
"In un'ottica di riavvicinamento del territorio alla scuola e
della scuola agli studenti - sottolinea il presidente del Cr Fvg
- serviranno più insegnanti e, soprattutto, più insegnanti
formati a partire da materne ed elementari, ovvero dalle basi
della costruzione di un individuo. Inoltre - conclude Zanin - è
fondamentale affrontare da subito il problema delle classi
affollate e delle conseguenti necessità di nuovi spazi per
evitarle: finora dal ministro solo richiami al passato ma nessuna
certezza per il domani".
ACON/FC