Fase 3: Callari, 3mila accessi in avvio hanno condizionato click day
Ma scadenza è 26/6. Bolzonello (Pd) e Sergo (M5S): basta disagi
(ACON) Trieste, 10 giu - "Questa mattina, malgrado sia stato
comunicato in anticipo a ogni livello che per fare richiesta di
contributo si potrà aspettare fino al 26 giugno, si sono
registrati 3mila accessi immediati in avvio per partecipare al
click day. Perfino la piattaforma dell'Inps, costata ben 700
milioni di euro, era crollata davanti a una simile miriade di
contatti in singole unità di tempo".
Lo ha detto oggi in Aula a Trieste l'assessore regionale ai
Sistemi informativi, Sebastiano Callari, prendendo la parola in
avvio della seconda giornata di lavori dedicati al ddl 93 Omnibus
(Legge regionale multisettoriale). Callari ha premesso il suo
desiderio "di fare chiarezza su questo aspetto".
"Evitare il click day - ha spiegato l'assessore - era infatti una
situazione della quale la Giunta Fvg aveva consapevolezza da
giorni. Quello che è successo oggi si ripeterà sempre se non ci
togliamo l'idea del click day, al di là dello strumento tecnico
che può funzionare o meno".
Immediata la replica di Bolzonello, capogruppo del Partito
democratico, che aveva richiamato l'attenzione riguardo uno dei
criteri scelti per la concessione di contributi a ristoro dei
danni causati dall'emergenza Covid-19, concessi a sostegno delle
strutture ricettive turistiche, commerciali e artigianali, nonché
dei servizi alla persona. "Senza neppure entrare nel merito della
piattaforma - ha esordito il consigliere dem - ricordo che da
trenta giorni, e non da uno, il sottoscritto e qualche altro
collega chiedevano all'assessore Bini, ai dirigenti delle
Attività produttive e, quindi, anche alla Giunta, di non fare un
click day perché non avrebbe retto".
"Era stato Bini stesso - ha aggiunto Bolzonello - a parlare di
una franchigia del 10-15-20% di richieste che non si sapeva se
sarebbe stata soddisfatta. Quindi, la Giunta avrebbe dovuto
trovare una soluzione per coprire tutto e, dando certezze,
eliminare subito il click day, trasformando l'iter in una domanda
a sportello con tempi legati a una grande tranquillità, dicendo
che i soldi ci sarebbero stati per tutti. Ieri, finalmente, il
presidente Fedriga ha comunicato che sarebbe stato coperto tutto.
Gli dico bravo - conclude l'esponente del Pd - ma ormai il danno
era stato fatto, perché il sistema dei professionisti e dei Caf
era già pronto per il click day".
Il consigliere pentastellato Cristian Sergo ha invece aggiunto
che "non ci si poteva aspettare altro. È chiaro che tutti hanno
cercato di essere tra i primi richiedenti. In Commissione,
peraltro, si era parlato anche di scaglionare le domande. A
prescindere dalla tenuta della piattaforma, visto che ora è stato
garantito che tutti risulteranno beneficiari e che ci sarà tempo
fino a fine giugno, rimane il problema dei codici Ateco che,
rispetto il decreto uscito venerdì, non sono stati presenti sulla
piattaforma on line della Regione Fvg per tutto il week-end".
"Ci sono state due pubblicazioni con i codici e alcuni
commercianti - ha sottolineato il consigliere M5S - sono
risultati esclusi nella seconda. Considero il decreto un atto
ufficiale, quei commercianti ai quali venerdì erano stati
garantiti i soldi e che si sono preparati per questa mattina,
anche se esclusi in seconda battuta hanno diritto di veder
soddisfatte le rispettive domande".
Al dibattito ha partecipato anche il dem Franco Iacop che ha
sottolineato come "da Sappada arrivano segnalazioni secondo le
quali agli imprenditori locali è impedito l'accesso alla
piattaforma on line in quanto risultano operanti in provincia di
Belluno". Il forzista Franco Mattiussi, infine, ha voluto
"spezzare una lancia in favore di Insiel. Io stesso ho inoltrato
questa mattina due domande come privato e, tra le 9.30 e le 10,
sono passate entrambe. Vuol dire che il sistema funziona".
ACON/DB-fc