Morte Longo: Zanin, ex presidente Cr Fvg è stato uomo di mediazione
Commemorazione in Aula, presenti familiari e AssoConsiglieri
(ACON) Trieste, 11 giu - Con la commemorazione dell'ex
presidente del Consiglio regionale Fvg, Bruno Longo, mancato nel
marzo scorso all'età di 84 anni, si è aperta la seduta odierna
dell'Assemblea legislativa presieduta da Piero Mauro Zanin che ha
espresso le condoglianze dell'Aula ai familiari presenti,
portando anche il messaggio di cordoglio del governatore
Massimiliano Fedriga.
"Ha vissuto la politica come impegno totalizzante, coerente con
la tradizione cattolico-democratica, non mancando di guardare
alle posizioni di segno diverso per ricercare momenti di sintesi
e mediazione con la controparte" ha detto Zanin, ricordando,
anche con riferimenti alla sua personale conoscenza, l'azione di
Longo che, trasferitosi giovanissimo in Friuli Venezia Giulia
dalla natia Viterbo, dopo l'impegno nei Consigli comunale di
Monfalcone e provinciale di Gorizia fu consigliere regionale
nella V, VI e VII legislatura, ricoprendo tra il 1983 e il 1998
l'incarico di capogruppo consiliare della Democrazia cristiana,
poi di presidente di garanzia dell'Assemblea legislativa per
alcuni mesi e, dopo la costituzione del Gruppo del partito
popolare, quello di assessore alle finanze dal gennaio 1992
all'agosto 1993.
"Per la sua apertura culturale e per un impegno fatto di calore
umano e disponibilità - ha proseguito Zanin - era apprezzato da
iscritti e amministratori della Dc, di cui fu anche segretario
regionale succedendo ad Adriano Biasutti divenuto presidente
della Regione, e pure da molti esponenti dei partiti di
opposizione. Aveva un carisma costruito su intuito e concretezza,
rifuggiva dalle facili polemiche, anteponendo alle decisioni
l'analisi dei temi e delle possibili ricadute che le azioni
politiche e i provvedimenti amministrativi potevano riverberare
sulla comunità regionale".
Longo fece parte della classe dirigente che superò con successo
la crisi economica degli Anni Ottanta con il rilancio
dell'operatività degli enti strumentali della Regione - Ersa,
Esa, Mediocredito e Friulia - grazie ai quali il tessuto
produttivo Fvg potè affermarsi sui mercati internazionali. Di
traguardi come il pacchetto Gorizia-Trieste, il rinnovo della
zona franca, gli investimenti nella cantieristica, la scelta di
Gorizia come sede di Informest, l'avvio dei corsi di laurea in
scienze diplomatiche e internazionali dell'Università di Trieste,
che guardavano con lungimiranza alla necessità di inserire
Gorizia in uno scenario transfrontaliero di dialogo e
progettualità con Nova Gorica e la Slovenia per superare le
contrapposizioni ideologiche dei decenni del secondo dopoguerra,
fu uno dei protagonisti principali.
Infine, Zanin ha ricordato il ruolo che Bruno Longo, convinto
europeista, svolse da presidente dell'Associazione consiglieri
(oggi rappresentata alla commemorazione da Giorgio Rossetti),
avviando diverse iniziative rivolte agli studenti sui temi
dell'Ue e sul ruolo delle principali istituzioni comunitarie.
"Quelle iniziative - ha sottolineato il presidente del Cr Fvg -
consentirono a qualche centinaio di giovani friulani e giuliani
di entrare in contatto direttamente con il Parlamento e la
Commissione, approfondendo tematiche rilevanti per la loro
proiezione di cittadini della nuova Europa".
ACON/GB/mpb