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Omnibus: ok Cr Fvg ultime norme Infrastrutture, Territorio e Viabilità

11.06.2020
15:24
(ACON) Trieste, 11 giu - Anche gli ultimi tre articoli relativi alle disposizioni in materia di Infrastrutture, Territorio e Viabilità del disegno di legge 93 Omnibus trovano il consenso a maggioranza del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

La terza giornata consecutiva trascorsa in Aula dall'Assemblea legislativa del Fvg, riunita in presenza e presieduta da Piero Mauro Zanin, è proseguita con l'iter delle votazioni della legge regionale multisettoriale, dopo una parentesi di apertura riservata alla commemorazione dell'ex consigliare regionale Bruno Longo. Da questa fase dei lavori è uscito il voto favorevole, esattamente come nel caso dei precedenti (art dal 32 al 46), nei confronti degli articoli 47, 48 e 49 che hanno completato il Capo VI del ddl Omnibus, riguardante norme in materia di competenza dell'assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti.

Particolarmente acceso, come già accaduto ieri in relazione ai due antecedenti articoli legati alla devoluzione di contributi già stanziati da parte dei Comuni di Forni Avoltri e di Tolmezzo, il dibattito legato alle norme 48 e 49. Nello specifico, le Opposizioni hanno rivendicato alcune problematiche di "equità", "seria programmazione" e "correttezza operativa", legate in prima battuta al contributo straordinario di 32mila euro concesso per la riqualificazione della Chiesa di San Michele Arcangelo di Sacile dove, ha sottolineato Pizzimenti, "non si tratta di tinteggiare le pareti, ma di evitare il crollo del tetto".

Un emendamento aggiuntivo a firma Giuseppe Nicoli, Mara Piccin e Franco Mattiussi (FI), legato alla necessità di 100mila euro per finanziare lavori di straordinaria manutenzione nella parrocchia Maria Madre della chiesa di Ronchi dei Legionari, è stato invece ritirato dai proponenti.

Le perplessità più forti da parte della Minoranza hanno riguardato la scelta di devolvere un contributo al Comune di Verzegnis per l'edilizia abitativa, ma che andrà invece a sostenere un intervento di recupero di un'area degradata in frazione Chiaulis destinata a parcheggio e parco giochi. Nonostante l'emendamento soppressivo proposto dal Partito democratico attraverso i consiglieri Mariagrazia Santoro, Sergio Bolzonello e Chiara Da Giau, poi respinto, l'articolo 49 è stato comunque approvato.

Il collega dem Enzo Marsilio, riferendosi al tavolo tra primi cittadini che aveva stabilito graduatorie e priorità, lo ha definito "un modo per andare oltre le scelte condivise dai sindaci", mentre Bolzonello ha sottolineato che "l'eventuale devoluzione dovrebbe invece arrivare solo dalla stessa assemblea che aveva destinato il contributo". Anche la pentastellata Ilaria Dal Zovo e il pattista Massimo Moretuzzo hanno espresso la loro contrarietà al provvedimento.

Approvato, inoltre, l'emendamento aggiuntivo di ispirazione forzista per la devoluzione di 200mila euro precedentemente concessi per la ristrutturazione dell'asilo nido di Fiumicello Villa Vicentina, ora destinati alla messa in sicurezza della scuola primaria. Via libera senza emendamenti, invece, per l'articolo 47 che consente di concedere ai gestori degli istituti scolastici paritari contributi da 20mila euro per le consulenze tecniche volte alla valutazione della sicurezza strutturale degli edifici, qualora inadeguati rispetto ai parametri sismici. Respinto, invece, l'emendamento aggiuntivo del Pd che auspicava "la conferma dell'attuale graduatoria delle domande non ancora finanziate per la riqualificazione o il riuso degli edifici privati - ha evidenziato Santoro - che sono importanti soprattutto per le comunità più piccole".

È stato infine dichiarato inammissibile (benché l'Aula abbia preso l'impegno di affrontare il tema entro il 2020) l'emendamento aggiuntivo proposto dal consigliere Diego Moretti insieme ai colleghi dem Bolzonello, Da Giau e Santoro che, reduce da ben tre ritiri, il Gruppo del Pd ha strenuamente difeso. Il tema era legato alla diversità di trattamento contrattuale in atto tra alcuni dipendenti di Fvg Strade Spa che, caratterizzati dalle stesse mansioni ma da diversa provenienza operativa (ex Anas ed ex dipendenti delle Province inquadrati nel comparto unico), si ritrovano "in uno stato di profonda disparità - ha evidenziato Moretti - con differenze retributive anche di 600 euro al mese. Inoltre, la situazione espone l'azienda, e di conseguenza anche la Regione Fvg, al rischio di possibili contenziosi". ACON/DB-fc



CR-FVG (Aula), 11giu2020 - Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto Fvg/Ar, con Graziano Pizzimenti, assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, nel corso dei lavori sul DDL 93 (ARC Montenero)