Omnibus: ok Cr Fvg ultime norme Infrastrutture, Territorio e Viabilità
(ACON) Trieste, 11 giu - Anche gli ultimi tre articoli relativi
alle disposizioni in materia di Infrastrutture, Territorio e
Viabilità del disegno di legge 93 Omnibus trovano il consenso a
maggioranza del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
La terza giornata consecutiva trascorsa in Aula dall'Assemblea
legislativa del Fvg, riunita in presenza e presieduta da Piero
Mauro Zanin, è proseguita con l'iter delle votazioni della legge
regionale multisettoriale, dopo una parentesi di apertura
riservata alla commemorazione dell'ex consigliare regionale Bruno
Longo. Da questa fase dei lavori è uscito il voto favorevole,
esattamente come nel caso dei precedenti (art dal 32 al 46), nei
confronti degli articoli 47, 48 e 49 che hanno completato il Capo
VI del ddl Omnibus, riguardante norme in materia di competenza
dell'assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Graziano
Pizzimenti.
Particolarmente acceso, come già accaduto ieri in relazione ai
due antecedenti articoli legati alla devoluzione di contributi
già stanziati da parte dei Comuni di Forni Avoltri e di Tolmezzo,
il dibattito legato alle norme 48 e 49. Nello specifico, le
Opposizioni hanno rivendicato alcune problematiche di "equità",
"seria programmazione" e "correttezza operativa", legate in prima
battuta al contributo straordinario di 32mila euro concesso per
la riqualificazione della Chiesa di San Michele Arcangelo di
Sacile dove, ha sottolineato Pizzimenti, "non si tratta di
tinteggiare le pareti, ma di evitare il crollo del tetto".
Un emendamento aggiuntivo a firma Giuseppe Nicoli, Mara Piccin e
Franco Mattiussi (FI), legato alla necessità di 100mila euro per
finanziare lavori di straordinaria manutenzione nella parrocchia
Maria Madre della chiesa di Ronchi dei Legionari, è stato invece
ritirato dai proponenti.
Le perplessità più forti da parte della Minoranza hanno
riguardato la scelta di devolvere un contributo al Comune di
Verzegnis per l'edilizia abitativa, ma che andrà invece a
sostenere un intervento di recupero di un'area degradata in
frazione Chiaulis destinata a parcheggio e parco giochi.
Nonostante l'emendamento soppressivo proposto dal Partito
democratico attraverso i consiglieri Mariagrazia Santoro, Sergio
Bolzonello e Chiara Da Giau, poi respinto, l'articolo 49 è stato
comunque approvato.
Il collega dem Enzo Marsilio, riferendosi al tavolo tra primi
cittadini che aveva stabilito graduatorie e priorità, lo ha
definito "un modo per andare oltre le scelte condivise dai
sindaci", mentre Bolzonello ha sottolineato che "l'eventuale
devoluzione dovrebbe invece arrivare solo dalla stessa assemblea
che aveva destinato il contributo". Anche la pentastellata Ilaria
Dal Zovo e il pattista Massimo Moretuzzo hanno espresso la loro
contrarietà al provvedimento.
Approvato, inoltre, l'emendamento aggiuntivo di ispirazione
forzista per la devoluzione di 200mila euro precedentemente
concessi per la ristrutturazione dell'asilo nido di Fiumicello
Villa Vicentina, ora destinati alla messa in sicurezza della
scuola primaria. Via libera senza emendamenti, invece, per
l'articolo 47 che consente di concedere ai gestori degli istituti
scolastici paritari contributi da 20mila euro per le consulenze
tecniche volte alla valutazione della sicurezza strutturale degli
edifici, qualora inadeguati rispetto ai parametri sismici.
Respinto, invece, l'emendamento aggiuntivo del Pd che auspicava
"la conferma dell'attuale graduatoria delle domande non ancora
finanziate per la riqualificazione o il riuso degli edifici
privati - ha evidenziato Santoro - che sono importanti
soprattutto per le comunità più piccole".
È stato infine dichiarato inammissibile (benché l'Aula abbia
preso l'impegno di affrontare il tema entro il 2020)
l'emendamento aggiuntivo proposto dal consigliere Diego Moretti
insieme ai colleghi dem Bolzonello, Da Giau e Santoro che, reduce
da ben tre ritiri, il Gruppo del Pd ha strenuamente difeso. Il
tema era legato alla diversità di trattamento contrattuale in
atto tra alcuni dipendenti di Fvg Strade Spa che, caratterizzati
dalle stesse mansioni ma da diversa provenienza operativa (ex
Anas ed ex dipendenti delle Province inquadrati nel comparto
unico), si ritrovano "in uno stato di profonda disparità - ha
evidenziato Moretti - con differenze retributive anche di 600
euro al mese. Inoltre, la situazione espone l'azienda, e di
conseguenza anche la Regione Fvg, al rischio di possibili
contenziosi".
ACON/DB-fc