Omnibus: Iacop (Pd), alle imprese ristori regionali senza coerenza
(ACON) Trieste, 11 giu - "La gestione dei contributi per le
attività produttive, come ristoro ai danni economici da
Coronavirus attraverso la procedura simile al click day, ha
causato, oltre a un'imbarazzante situazione che le istituzioni
dovrebbero evitare, anche diversi problemi di accesso al portale
e semplificazione eccessive nella valutazione dei reali bisogni".
A dirlo in una nota è il consigliere regionale del Pd, Franco
Iacop, commentando l'iter della concessione di contributi alle
imprese a ristoro dei danni causati dall'emergenza Covid-19
previsto dalla Giunta Fedriga.
"La mancanza di visione politica e l'approssimazione con le quali
è stata gestita questa partita - incalza Iacop - ha portato
inoltre all'esclusione di categorie professionali come quelle
degli agenti di commercio, del settore della pubblicità
radiotelevisiva, delle cooperative che si occupano della gestione
di spazi museali, degli editori, delle strutture ricettive a
carattere sociale come gli ostelli o le case vacanze e dei
fisioterapisti. Inoltre, un'intero territorio è stato escluso,
quello del Comune di Sappada, indicato dal sistema ancora sotto
la provincia di Belluno".
"Oltre a questo - denuncia l'esponente dem - ecco il paradosso
che non ci sono parametri per la valutazione della dimensione
delle attività: allo stato attuale, una struttura alberghiera da
cento camere e con ristorazione riceve una quota una tantum
esattamente come la piccola realtà ricettiva di carattere
familiare".
"Nel valutare la complessità del tessuto imprenditoriale ed
economico del Friuli Venezia Giulia - continua Iacop - sorge
spontanea una domanda: questa procedura serve solo perché i
presidenti di Confcommercio e Confartigianato, assieme
all'assessore regionale alle Attività produttive, possano
soddisfare la promessa di soldi subito a tutti gli operatori
economici?"
ACON/COM/rcm-fc