Fase 3: Zalukar (Misto), basta regole anti-contagio per età pediatrica
(ACON) Trieste, 12 giu - "Sembra che per l'apertura dei centri
estivi la Regione Fvg non intenda rivedere le regole anti
contagio che giudico molto negativamente e per le quali ho
apprezzato i contenuti della diffida inviata dall'avvocato
Alessandra Devetag al governatore Massimiliano Fedriga contro le
imposizioni che saranno imposte ai giovanissimi".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Walter Zalukar
(Misto), elencando "le misure previste: obbligo di mascherina per
tutto il tempo di frequenza, divieto di qualunque uscita, triage
sanitario all'ingresso (misurazione temperatura, igienizzazione e
domande sulla salute) con obbligo di accompagnamento di un solo
genitore che non potrà accedere alla struttura, divisione in
gruppi (un educatore per sette bambini) con divieto per i gruppi
di avere contatti tra loro, divisione in aree o aule separate,
divieto di portare oggetti da casa e di portare a casa lavoretti
o disegni fatti al ricreatorio".
"Queste regole - sottolinea Zalukar - vengono imposte nonostante
i contagi siano praticamente azzerati, nonostante l'obbligo di
mascherina sia stato abolito all'aperto, nonostante i rischi
legati all'uso della mascherina sulla popolazione pediatrica
siano ben noti e nonostante i bambini, nella vita quotidiana,
possano giocare normalmente, frequentare parenti e amici. Ma
anche benché la popolazione adulta stia di fatto conducendo una
vita quasi normale con la possibilità di frequentare bar e
ristoranti, fare attività sportiva e così via".
"Le regole imposte alla popolazione pediatrica - prosegue la nota
- non solo non trovano alcuna giustificazione, ma avranno
conseguenze deleterie per i bambini. La loro spontaneità, bene
prezioso che andrebbe preservato soprattutto nei momenti di
difficoltà, viene di fatto soffocata e criminalizzata per
realizzare una società ossessionata dalla sicurezza".
"Se le regole imposte ai ricreatori sono finalizzate a evitare
qualunque pericolo di contagio - conclude Zalukar - sono da un
lato inutili, perché all'esterno i bambini continueranno una vita
normale, e dall'altro dannose, perché le ferite psicologiche ed
emotive provocheranno senza dubbio danni permanenti. Bambini e
adolescenti hanno sofferto molto gli effetti della crisi
epidemica: senza servizi educativi, senza scuola, senza sport e
con una didattica a distanza che ha mostrato tutta la sua
aridità. Ora si vuole offrire loro un servizio che, più che
ricreativo, sembra un punitivo".
ACON/COM/db-fc