Omnibus: M5S, su slot privilegiati interessi a spese comunità
(ACON) Trieste, 12 giu - "Ancora una volta sono stati
privilegiati gli interessi di qualcuno sulla pelle dell'intera
comunità".
Lo afferma in una nota il Gruppo del Movimento 5 Stelle in
Consiglio regionale, riferendosi "alla norma, approvata
nell'ambito della legge Omnibus, che sposta dal prossimo 3 agosto
al 31 dello stesso mese del 2021 il termine per la
disinstallazione delle slot machine poste entro 500 metri da
luoghi sensibili come scuole, centri giovanili o luoghi di culto.
Questa scelta è una di quelle che ci portano a votare contro
l'intero provvedimento".
"In questo modo viene consentito ad alcuni locali che ospitano
questi apparecchi di avere degli introiti in più, ma gravando su
persone fragili. Il Centrodestra lancia un messaggio estremamente
grave, tanto più in un periodo di incertezze e difficoltà come
quello attuale. Abbiamo più volte sentito la Maggioranza -
affermano gli esponenti pentastellati - affermare di avere a
cuore il futuro dei cittadini, ma con l'approvazione di questo
emendamento dimostrano esattamente il contrario".
"Dove le previsioni di contrasto al gioco d'azzardo sono
operative, come nel caso del Piemonte, i benefici risultano
evidenti. Nell'ottobre del 2018 - ricorda ancora la nota -
avevamo presentato una mozione per pubblicizzare incentivi e
sgravi fiscali, allo scopo di scongiurare eventuali proroghe. Lo
stesso vicepresidente Riccardo Riccardi, rispondendo a
un'interrogazione del consigliere Andrea Ussai, nel settembre del
2019 escluse l'ipotesi di posticipare la scadenza del prossimo
agosto, proprio in virtù dei positivi risultati piemontesi".
"C'erano tre anni di tempo per adeguarsi a una legge approvata
nel 2017 e approvare il regolamento relativo alla concessione di
contributi finalizzati alla copertura delle spese di
riconversione delle sale ospitanti slot machine. Perché non è
stato fatto? - chiede il M5S - E perché oggi, dopo che in marzo
era stato accolto un nostro odg che sollecitava l'adozione del
regolamento, si demanda tutto a una delibera di Giunta? Domande
alle quali l'Esecutivo regionale non ha dato risposta,
dimostrando di non avere la volontà di risolvere la questione".
"I primi dati evidenziano che, durante il periodo di lockdown,
non si è verificato uno spostamento di massa verso il gioco
online, come si vorrebbe far credere. La ripartenza - conclude la
nota - non può significare la ripetizione di errori commessi
prima dell'emergenza. La priorità non può essere data alle slot
machine, ma alla tutela della salute. Se l'obiettivo è quello di
aiutare gli esercenti, lo si faccia attraverso i contributi per
la riconversione che avrebbero dovuto essere previsti da un
regolamento colpevolmente mai approvato".
ACON/COM/db-fc