SostegnoImprese: Opposizioni chiedono più incentivi, Bini apre dialogo
(ACON) Trieste, 12 giu - Norma tecnicamente condivisibile,
contenente misure opportune, ma si potrebbero prevedere ulteriori
incentivi. Le Opposizioni hanno inquadrato così, nel corso del
dibattito generale, il disegno di legge 94 SostegnoImprese che
apporta ulteriori interventi a sostegno delle attività produttive.
Enzo Marsilio (Pd) ha ribadito i concetti del suo capogruppo e
relatore di minoranza per l'Aula, Sergio Bolzonello,
soffermandosi poi sull'importanza e sulle carenze della filiera
regionale del legno, nonché sui contratti regionali di
insediamento produttivo alle zone di svantaggio economico dei
territorio montani e sulla concessione di finanziamenti al
settore alberghiero, nei Comuni montani o parzialmente tali,
ovvero alle imprese turistiche che intendono investire in nuovi
complessi o ristrutturare gli esistenti. "Due argomenti - ha
commentato Marsilio - su cui abbiamo presentato altrettanti
emendamenti".
Tiziano Centis (Cittadini) ha ribadito che non ci sarà
contrarietà al ddl perché rappresenta un passo verso la copertura
dei danni di questi tre mesi, ma chiede "che si esaurisca il
periodo dei provvedimenti emergenziali. La Fase 3 esige sviluppo
e offrire entro l'autunno un segnale forte al nostro mondo
imprenditoriale. Ma già a luglio ci sarà il primo banco di prova,
che arriverà dalle variazioni di bilancio, su come è stata
affrontata la crisi economica causata dal Coronavirus".
Anche Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) si è allineato al
relatore di minoranza del suo Gruppo, Giampaolo Bidoli,
aggiungendo che "il tema del cluster Legno Arredo Casa potrebbe
essere visto secondo una prospettiva più ampia, affrontando il
ragionamento con i Gruppi europei di cooperazione territoriale
(Gect). Il taglio delle imposte è propedeutico per muovere le
imprese verso un certo modello di sviluppo, mentre l'errore più
grande che si potrebbe fare è tornare all'ante coronavirus,
perché serve uno scatto in avanti e per farlo si dovranno trovare
le giuste risorse".
"Tanti e importanti - ha quindi replicato l'assessore alle
Attività produttive, Sergio Emidio Bini - i temi evidenziati
dalle Opposizioni: dalla responsabilità sociale di impresa
all'albergo diffuso, dall'innovazione al Green Deal, e altri
ancora. A tutti desidero dare la giusta dignità inserendoli in un
testo organico da preparare con voi, ma questo ddl lavora ancora
per la fase emergenziale".
L'assessore ha citato, tra gli altri, interventi della Regione
quali il blocco del pagamento delle rate dei mutui gestiti dal
Frie per 170 milioni di euro; i 9,5 mln stanziati per i Confidi
regionali; i 100 mln messi a disposizione tramite Friulia; i
finanziamenti agevolati per 16,5 mln; i tagli ai canoni di
affitto; i 34 mln a fondo perduto; gli 11 mln per il taglio di
Tari e Cosap; il ricorso ai fondi del Fesr; il permettere alle
imprese di rivolgersi a qualunque banca, non solo a Mediocredito
Fvg, per ottenere prestiti agevolati e agli operatori del settore
eventi di attingere dal Fondo grandi eventi sino a 31 dicembre
2021.
Bini è poi passato a parlare di capitalizzazione e consolidamento
delle piccole e medie imprese, individualizzazione dei settori
strategici, attrazione di investimenti, riforma della politica
dell'accesso al credito agevolato e della legge regionale sul
commercio, economia green e sostenibile. "Tutti punti - ha
concluso - che faranno da pilastro alla nuova legge organica del
settore".
ACON/RCM-fc