SostegnoImprese: Bidoli (Patto), ddl apprezzabile ma senza coraggio
(ACON) Trieste, 13 giu - "Un'ampia parte delle misure
presentate è apprezzabile, ma manca una prospettiva coraggiosa
per il futuro".
Lo afferma in una nota Giampaolo Bidoli, consigliere regionale
del Patto per l'Autonomia, con riferimento al disegno di legge 94
SostegnoImprese, di cui ieri è stato relatore di minoranza e che
l'Aula ha approvato all'unanimità.
"È condivisibile l'ampliamento degli interventi finanziabili coi
contributi della cosiddetta legge Sabatini, che apre alla
competitività anche digitale delle attività produttive, come pure
l'utilizzo delle risorse del programma europeo Por Fesr -
riflette Bidoli - per interventi di innovazione dei processi
produttivi e dell'organizzazione di impresa, o per gli acquisti
necessari al rispetto delle nuove norme di sicurezza sul lavoro
imposte proprio dall'emergenza sanitaria. Ancora, pur nella sua
portata economica limitata, è un intervento di grande importanza
la concessione di risorse al cluster Legno Arredo Casa, così da
poter immaginare una propria strategia di innovazione per il
futuro di tutto il comparto. Infine, apprezzabile è l'istituzione
del Tavolo permanente per il sistema produttivo regionale.
Tuttavia vi sono aspetti da tenere in considerazione, a
cominciare dal rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro".
Secondo il consigliere di Opposizione, c'è poi bisogno di "una
riforma per gli alberghi diffusi che intervenga anche sul
supporto promozionale alla rete, pur apprezzando la conferma dei
contributi necessari alla sopravvivenza di queste attività e
l'accoglimento di un emendamento del Patto volto proprio ad
andare incontro a queste realtà in questo momento eccezionale".
Inoltre, a fronte dell'annunciata candidatura del Friuli Venezia
Giulia come laboratorio e Regione-pilota del Green Deal europeo
da parte dell'assessore Scoccimarro, Bidoli si chiede "quando
questo si tradurrà in investimenti per il futuro; quando vedremo
un cambio di passo anche nella legislazione regionale, con una
sistematica valutazione dell'impatto ambientale delle misure
adottate e delle politiche implementate".
Per lui mancano, inoltre, "un deciso investimento per stimolare
la mobilitazione di capitali privati nella riqualificazione del
patrimonio edilizio sul territorio; nuovi percorsi di promozione
e valorizzazione delle località turistiche regionali, a partire
dalle meno conosciute. Ci saremmo aspettati, ce lo auguriamo
ancora, di scorgere una prospettiva coraggiosa per il futuro, per
capire in quale direzione la Giunta e la maggioranza immaginano
la ripresa economica del Friuli Venezia Giulia".
Il capogruppo Massimo Moretuzzo ha condiviso le considerazioni
del collega Bidoli, aggiungendo che "il tema del cluster Legno
Arredo Casa potrebbe essere visto secondo una prospettiva più
ampia, cercando una collaborazione transfrontaliera e affrontando
il ragionamento con i Gruppi europei di cooperazione territoriale
(Gect). Il taglio delle imposte sia propedeutico per indirizzare
le imprese verso un nuovo modello di sviluppo, perché l'errore
più grande che si potrebbe fare in questo momento è tornare al
punto in cui eravamo prima della Covid-19".
ACON/COM/rcm