Fvg-Ue: Zanin, servono semplificazione e cooperazione legislativa (1)
In V Commissione anche Giunta, europarlamentari, Anci e Aiccre
(ACON) Trieste, 15 giu - Una rappresentatività democratica
sempre più concreta, semplificazione e cooperazione legislativa,
lo sviluppo di intergruppi composti da europarlamentari, la
massima sinergia con Enti e realtà territoriali, necessità di
potenziamento della sede di rappresentanza a Bruxelles. Questi
alcuni degli elementi più rilevanti per far aumentare il peso del
Friuli Venezia Giulia a livello internazionale emersi oggi a
Trieste, in Aula, nel corso della Sessione europea affidata alla
V Commissione presieduta da Diego Bernardis (Lega). Fra una
settimana, dalla stessa Commissione dovrà uscire la proposta
definitiva che il Consiglio regionale si ritroverà ad esaminare
il giorno dopo, martedì 23 giugno, prima di inviarla a Roma con
vista Bruxelles.
Le audizioni odierne hanno riguardato gli europarlamentari eletti
in Fvg, Elena Lizzi, Marco Dreosto e Marco Zullo, con la Giunta
Fedriga rappresentata dall'assessore alle Risorse agricole,
Stefano Zannier, mentre la collega delegata a Cultura e Sport,
Tiziana Gibelli, era ospite in videoconferenza. Hanno completato
l'ordine del giorno gli interventi di Dorino Favot e Franco
Brussa, rispettivamente vertici regionali dell'Associazione
nazionale Comuni italiani (Anci) e dell'Associazione italiana per
il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (Aiccre).
"È la prima Sessione europea per questo Consiglio regionale,
forte di un'intensa attività sul versante delle politiche
dell'Unione - ha esordito in sede di presentazione il presidente
del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin - che diventa ancor più efficace
grazie alle presenza del governatore Massimiliano Fedriga e mia
nel Comitato delle Regioni Ue".
"La Regione Fvg è determinata a portare la volontà dei cittadini
sui tavoli dove si discute del futuro dell'Ue. Riteniamo sia
ormai urgente modificare i Trattati europei, poiché la mancanza
d'iniziativa legislativa del Parlamento Ue rappresenta un grave
vulnus alla rappresentanza democratica. Se vogliamo che l'Europa
delle banche diventi l'Europa dei popoli - ha specificato il
presidente del Consiglio Fvg - è necessario che i rappresentanti
eletti dai cittadini abbiano il potere di decidere delle priorità
politiche di un'Europa che, a sua volta, deve diventare luogo di
rappresentanza democratica ed espressione delle identità e delle
autonomie regionali europee".
"Si rende necessario un cambio di passo, tuttavia, anche nella
mentalità normativa italiana. Un esempio è la semplificazione
legislativa a fronte di una sovraregolamentazione che soffoca
imprenditoria e società civile. In questo, il Fvg può giocare un
ruolo attivo grazie alla potestà legislativa esclusiva con rango
di legge costituzionale. Altro ambito di intervento - ha
auspicato infine Zanin - è legato alla necessità di ripensare le
politiche in chiave di macroregione: la vicinanza con i territori
di Austria e Slovenia richiede di affrontare problemi comuni con
strumenti comuni come i Gruppi europei di cooperazione
territoriale (Gect), passando infine alla cooperazione
legislativa".
Il presidente della V Commissione, Bernardis, dal canto suo ha
definito il percorso in atto come "una sintesi tra la fase
ascendente e quella discendente. Riflessione e confronto su
quanto fatto dalla Regione Fvg in termini di adeguamento agli
obblighi europei (discendente) e ciò che, invece, intende fare in
base alle iniziative presentate dalla Commissione europea nel suo
programma di lavoro annuale in materia dei settori di competenza
regionale (ascendente). Alla fine delle attività della
Commissione, la risoluzione verrà perfezionata attraverso
un'ulteriore seduta in programma lunedì prossimo e poi sarà
presentata all'intero Consiglio che, una volta ratificata e
votata, la invierà a Roma".
"La Giunta Fvg - ha precisato Bernardis - si è già espressa con
una delibera di generalità e sono state individuate le iniziative
di interesse regionale nel programma di lavoro della Ce per il
2020".
"Questa materia - ha esordito l'assessore Zannier - lascia spesso
alcune difficoltà di interpretazione in merito all'effettiva
utilità delle azioni che noi stessi portiamo avanti. Il punto
cruciale è costituito dalla necessità che la legislazione europea
sia concretizzata da coloro che sono stati eletti e che,
pertanto, non devono risultare solo dei comprimari in una
struttura che poi gestisce secondo basi legislative e giuridiche
incomprensibili. Serve - ha concluso - il coinvolgimento del
territorio nella fase legislativa, ottenendo una spinta dal basso
che imponga doverosi obblighi e riferimenti per chiunque si trovi
a legiferare".
ACON/DB-fc