Casa: Pizzimenti a Comitato Lcv, 20 mln euro per 1000 famiglie
Calligaris: con Piano Convergenza omogeneità in tutto Fvg
Dal Zovo:nel 2019 soddisfatto solo il 40 per cento domande
(ACON) Trieste, 17 giu - "I 7 milioni di euro per le politiche
abitative, dirottati temporaneamente sui provvedimenti legati
all'emergenza da Covid-19, verranno reinseriti in fase di
Assestamento e che verranno riconfermati anche i 20 milioni già
previsti nel 2019 in sede di bilancio".
Lo ha confermato oggi l'assessore a Infrastrutture e Territorio,
Graziano Pizzimenti, durante i lavori del Comitato per la
legislazione, il controllo e la valutazione (Lcv). L'organo,
presieduto da Franco Iacop (Pd) e riunito in presenza a Trieste,
era impegnato a esaminare la relazione triennale 2016-19 redatta
dalla Giunta Fvg attraverso la generalità 713 sullo stato di
realizzazione degli interventi previsti dal Programma regionale
delle politiche abitative e dei Piani annuali di attuazione, come
previsto dall'articolo 54 (Clausola valutativa) della legge
regionale 1/2016 Riforma organica delle politiche abitative e
riordino delle Ater.
Piuttosto articolate le relazioni dei consiglieri regionali
Antonio Calligaris (Lega) e Ilaria Dal Zovo (M5S) che in Aula
hanno elencato caratteristiche e cifre del documento alla
presenza anche dei componenti della IV Commissione consiliare
presieduta da Mara Piccin (FI).
In sede introduttiva, Iacop ha ricordato che "l'argomento è già
stato inserito nell'odg del Consiglio regionale in programma
mercoledì 24 giugno" e che "in questa sede valuteremo il percorso
attivato dalla Conferenza dei Consigli regionali sulle molteplici
ipotesi di intervento, già approfondito nel corso di un convegno
organizzato a Genova".
Calligaris ha evidenziato come "la prima clausola valutativa
della legge riguardi sia lo stato di attuazione sia la
realizzazione degli interventi. Le principali novità sono
costituite dai tavoli territoriali, dalla Commissione regionale e
dallo sportello casa. La Giunta Fvg considera particolarmente
importanti soprattutto i primi due poiché garantiscono un
processo di riconoscimento del fabbisogno che parte a livello
territoriale. Inoltre, sono stati definiti interventi per aumento
e rinnovamento del patrimonio".
Ma se lo sportello casa (solo 579 accessi in due anni con
finalità prevalentemente informative) è stato riconosciuto poco
efficace, ben altro rilievo è stato concesso dal relatore
all'attuazione "dei cinque regolamenti previsti: quelli legati
agli incentivi per l'edilizia agevolata, alle modalità di
gestione degli alloggi in sovvenzionata, a costruzione, acquisto
e recupero degli immobili per alloggi di edilizia convenzionata,
alle iniziative di autorecupero per il coabitare sociale e le
forme innovative e agli incentivi per i soggetti privati che
mettono a disposizione alloggi per locatari meno abbienti".
Tra le modifiche normative evidenziate da Calligaris vanno
segnalati "i nuovi requisiti temporali per i richiedenti, la
decadenza dell'assegnazione dell'alloggio per gli autori di
delitti di violenza domestica e, per i cittadini extra Ue, la
dimostrazione di non essere proprietari di alloggi nei Paesi di
origine e provenienza". Da evidenziare l'importanza dei nuclei
monoparentali che costituiscono il 40-50% degli utenti Ater,
insieme agli Over 65 che si assestano su percentuali similari.
"Uno degli aspetti più importanti di questa legge - ha aggiunto
il consigliere della Lega - è stato costituito dal Piano di
convergenza che ha portato a omogeneità di trattamento dei
cittadini su tutto il territorio regionale. Tuttavia, in tema di
edilizia sovvenzionata, le cifre dicono che nel 2016 sono state
inoltrate 8.500 domande (955 quelle soddisfatte) e 9.943 nel 2019
(771). Inoltre, nel triennio sono stati assegnati 3.460 alloggi,
ma le richieste non evase sono 9.145, nonostante un aumento di
consistenza del patrimonio del 2,56% tra il 2012 e il 2018 che ha
portato gli alloggi da 29.880 a 30.644 (+764)".
Tra le cifre presentate anche quelle legate "ai tavoli che
garantiscono finanziamenti alle Ater regionali e che, distribuiti
con continuità dal 2017 al 2021, porteranno a 446 gli alloggi di
nuova costruzione o derivanti da recupero e manutenzione.
Purtroppo, una grave criticità riguarda il loro utilizzo - ha
concluso Calligaris - visto che solo una parte degli alloggi
sfitti riesce a trovare immediata riassegnazione".
La pentastellata Dal Zovo ha invece relazionato i presenti in
merito "al sostegno alle locazioni che, a fronte di 8.901
domande, nel 2019 ha visto soddisfatto meno del 40% del
fabbisogno: un dato sul quale fare più attenzione e trovare forse
altre modalità di azione". Inoltre, scarso successo ha
caratterizzato l'autorecupero "per il quale sono stati presentati
solo due progetti. Per quanto concerne l'edilizia convenzionata,
nel 2019 sono state finanziate 24 domande, mentre in tema di
agevolata tra il 2017 e il 2019 il supporto ha riguardato 2.521
richieste per un importo di circa 40 milioni di euro, mentre
altre 2.973 sono sospese in attesa di risorse". Quasi tre i
milioni di euro "aggiunti dalla Regione Fvg per il contrasto alla
morosità incolpevole mentre, in materia di social housing, nel
2018 sono state avviate 17 operazioni di investimento per la
realizzazione di oltre 700 alloggi".
In sede di dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali del
Partito democratico, Diego Moretti e Mariagrazia Santoro, che,
pur apprezzando i contenuti del documento, hanno manifestato una
serie di criticità come "l'allargamento della platea dei
beneficiari in tema di agevolata, senza però la capacità di
soddisfarli tutti. Parliamo di 2.973 domande con un fabbisogno di
39 milioni di euro ma nel bilancio ce n'erano 21 con un disavanzo
di 18 milioni".
Alla pari dei due colleghi dem, anche Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg) si è espresso in quanto componente della IV
Commissione. "La situazione mi pare oggettivamente grave e, se
questo è lo scenario, sono preoccupato". La consigliera Simona
Liguori (Cittadini) ha chiesto "particolare attenzione
sull'abbattimento barriere architettoniche nei vetusti edifici
Ater", mentre Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) ha suggerito "una
maggiore rigidità nelle verifiche sulle autocertificazioni" e
Franco Mattiussi (FI) ha toccato il tema del recupero dei centri
storici.
Le conclusioni sono state affidate all'assessore Pizzimenti che,
pur ammettendo che "non tutte le azioni hanno ottenuto il
successo preventivato", ha aggiunto di essere soddisfatto della
riforma Ater "con l'aumento del coinvolgimento del territorio e
il recupero del maggior numero di alloggi possibili. Per
l'agevolata e il contributo prima casa sono stati stanziati 20
milioni e mille famiglie ne hanno tratto vantaggio".
Per quanto concerne le forme innovative, invece, Pizzimenti nutre
"seri dubbi, perché ho notato grandi difficoltà nel portare a
termine gli interventi e, di questi tempi, non si possono tenere
fermi 45 milioni. Tutti consumati, invece, quelli per l'housing
sociale". In risposta ai consiglieri Moretti e Santoro, infine,
ha specificato che "lo scorso anno sono stati previsti 14 milioni
di euro per l'agevolata e le domande sono state 3.300, pari a
circa 50 milioni di euro richiesti".
Il secondo punto previsto dall'ordine del giorno prevedeva il
resoconto del Comitato d'indirizzo del progetto Controllo delle
Assemblee sulle politiche e gli interventi regionali (Capire),
sostenuto dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee
legislative delle Regioni e delle Province autonome. Confermando
l'obiettivo di promuovere la cultura e l'uso della valutazione
delle politiche in seno alle assemblee legislative, l'organo è
stato costretto a reindirizzare on line la sua attività a causa
dell'emergenza da Covid-19, utilizzando a questo scopo una serie
di webinar che riprenderanno nei primi giorni di luglio.
ACON/DB-fc