Rogo Thyssen: Honsell (Open Fvg), sentenza offende famiglie vittime
(ACON) Trieste, 18 giu - "È indegno che ci siano voluti 13 anni
e un numero indefinito di procedimenti in Italia e in Germania
per arrivare a una sentenza definitiva nei confronti dei manager
della Thyssen-Krupp, la cui condanna definitiva per le
responsabilità nella tragedia del 2007 è stata confermata dalla
giustizia tedesca appena pochi giorni fa ma potranno già godere
dei benefici della semilibertà".
Lo evidenzia in una nota il consigliere regionale Furio Honsell
(Open Sinistra Fvg), aggiungendo di non aver intenzione di
entrare "nel merito di un disastro nel quale sette operai dello
stabilimento torinese persero la vita in un terribile rogo
causato, secondo sentenza definitiva, da pesanti omissioni nella
manutenzione, nella prevenzione e nella sicurezza".
"Questa sentenza, lungi dal lenire il dolore di chi ha avuto i
propri cari morti sul lavoro, ha invece offeso le famiglie delle
vittime e dei sopravvissuti, confermando - sottolinea Honsell -
ancora una volta la giustezza della frase attribuita a Solone,
secondo cui 'La giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli
insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano
liberi'".
"Nel 2019 in Italia - aggiunge il consigliere di opposizione - ci
sono stati, a seconda delle modalità di calcolo, tra i 1.100 e i
1.500 morti sul lavoro. Un numero enorme, che aumenta
ulteriormente se a queste vittime uniamo anche quelle soggette a
infortuni gravi o gravissimi che, anche se non mortali, alle
volte sconvolgono per sempre la vita del lavoratore e della sua
famiglia".
"È fondamentale - conclude Honsell - che la sicurezza sul lavoro
diventi centrale, che l'emergenza sanitaria ed economica in atto
non finisca per rendere ancora più precario il diritto alla
salute e alla vita di chi lavora, che i controlli siano incisivi
e le punizioni diventino certe e rapide per chi è coscientemente
colpevole di negligenze od omissioni".
ACON/COM/db-fc