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Fase 3: Bernardis (Lega), depositata mozione per zona franca d'urgenza

19.06.2020
12:21
(ACON) Trieste, 19 giu - "Ho depositato in Consiglio regionale una mozione per impegnare il governatore Massimiliano Fedriga e la sua Giunta a istituire e convocare con urgenza un tavolo istituzionale che coinvolga i sindaci dei territori transfrontalieri del Friuli Venezia Giulia, le categorie economiche, le Camere di Commercio di Gorizia, Trieste, Udine e Pordenone, i portatori di interesse, nonché i rappresentanti delle sigle sindacali e delle compagnie petrolifere operanti sul territorio regionale".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis, aggiungendo che "l'obiettivo è quello di arrivare fino al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, al ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, e al ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, per superare gli ostacoli di natura economica determinati dai confini nelle aree transfrontaliere".

La mozione zona franca di emergenza "invita il Governatore e la Giunta regionale a rafforzare il pressing istituzionale con Roma per ottenere urgenti misure di armonizzazione economica lungo la fascia confinaria italiana del Fvg, evitando il tracollo economico e sociale. Purtroppo - spiega Bernardis - i dati sono eloquenti: il trend di vendite di carburanti nella fascia confinaria del territorio regionale a giugno 2020, rispetto al mese precedente, si assesta attorno al -60%".

"In alcuni casi, come nella città di Gorizia, arriva persino al -80% e tutto ciò - aggiunge il rappresentante del Carroccio - si traduce in una perdita annuale per l'erario italiano pari a 100 milioni di euro. Senza tralasciare che, sul fronte dei tabacchi, nel trimestre marzo-maggio 2020, cioè durante il lockdown, fra Gorizia e Trieste è stato venduto un milione di pacchetti di sigarette in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un dato traducibile in 12 milioni di euro che lo Stato italiano perde annualmente".

"Inoltre - dettaglia il consigliere della Lega - è verosimile affermare che la Slovenia manterrà il prezzo dei carburanti a 1 euro al litro almeno fino al 30 settembre 2020. Perciò, bisogna rimediare quanto prima a questa emorragia di liquidità con strumenti di armonizzazione economica per garantire prosperità e sviluppo da entrambe le parti del confine. Infatti, portando il prezzo dei carburanti alla soglia psicologica di 1 euro al litro si sta alimentando all'estremo il fenomeno del pendolarismo oltreconfine ed è prevedibile che ciò comporterà una profondissima crisi per le attività economiche, già fortemente colpite dall'emergenza dovuta al Covid-19".

"Auspico che la mozione possa trovare in Aula il più ampio consenso, poiché - sottolinea Bernardis - su una tematica come quella dell'armonizzazione delle economie di frontiera le divisioni fondate su condizionamenti partitici non avrebbero ragione d'essere. Un intero sistema economico deve fare i conti con una concorrenza insostenibile che penalizza micro e piccole-medie imprese, artigiani, partite Iva, lavoratori autonomi, professionisti e le attività economiche in generale, decretando la morte del tessuto socioeconomico per quelle zone come Gorizia dove un vero e proprio confine non c'è".

"È necessario collaborare con gli amici della vicina Slovenia in un'ottica di reciproca crescita - conclude la nota leghista - per garantire prosperità al territorio, occasioni di lavoro ai cittadini, futuro alle giovani generazioni e costituire un esempio di una nuova integrazione europea fondata su valori come amicizia, rispetto e solidarietà fra popoli". ACON/COM/db-fc



Diego Bernardis, consigliere regionale (Lega)