Difensore civico: Zanin, convenzione con Anci garantisce cittadini Fvg
(ACON) Trieste, 22 giu - Una specifica convenzione tra
Consiglio regionale e Anci consentirà ai Comuni del Friuli
Venezia Giulia di utilizzare il Difensore civico, anche nella sua
veste di Garante della salute, quale figura terza a disposizione
dei cittadini per affrontare preventivamente problematiche che
riguardano la Pubblica amministrazione. L'iniziativa, approvata
lo scorso 3 giugno dall'Up del Consiglio dopo il via libera del
Cal, è stata presentata oggi a Trieste, nella sede dell'Assemblea
legislativa regionale, dal presidente del Cr Fvg, Piero Mauro
Zanin, insieme al presidente dell'Anci Fvg, Dorino Favot, e al
Difensore civico, Arrigo De Pauli.
"Abbiamo messo a disposizione del territorio - ha evidenziato
Zanin - una figura di garanzia e raccordo tra la società civile e
le istituzioni che si è deciso di potenziare in accordo con il
governatore Fedriga. In questo modo - ha aggiunto - trova
ulteriore conferma la volontà più volte espressa dal Consiglio
regionale di rafforzare la collaborazione con gli enti locali".
"Per i cittadini - ha affermato il presidente dell'Aula - non è
sempre facile comprendere le iniziative, anche quelle più
virtuose, attivate dalle Amministrazioni che vengono spesso
percepite ancora troppo distanti. Il difensore civico potrà
contribuire a ridurre il gap, garantendo all'utenza la totale
gratuità di un servizio che, andando incontro alle necessità dei
singoli, punta a favorire efficientamento e risparmio di spesa".
Un sistema di monitoraggio, ha quindi spiegato Zanin, sarà subito
attivo per verificare risultati e sostenibilità della
convenzione, "pronti a recepire le indicazioni che giungeranno
direttamente dal pubblico".
Da parte sua, Favot ha confermato l'importanza di una
collaborazione interistituzionale anche allo scopo di attivare
economie di scala. "L'organo che sarà ora a disposizione dei
Comuni - ha commentato il vertice Anci Fvg - è uno strumento di
civiltà che contribuirà ad ottimizzare il lavoro svolto a favore
delle comunità locali. A questo proposito - ha sottolineato - da
parte nostra ci sarà il massimo impegno per diffondere
l'opportunità alla potenziale platea di fruitori".
Per De Paoli, l'accordo è la "chiusura di un cerchio in quanto il
25 per cento delle richieste di intervento riguardano il rapporto
con i Comuni. Il Difensore civico non ha potere di intervento
diretto ma può fare opera di moral suasion, segnalando fatti e
situazioni alle autorità competenti".
Nel secondo semestre del 2019, ha riferito, si sono rivolte al
Difensore 120 persone. "Alle richieste più gettonate quali piani
regolatori, licenze di costruzione, raccolta di rifiuti,
questioni di vicinato, rumori molesti, servitù pubbliche,
assistenza domiciliare agli anziani e sovvenzioni comunali agli
indigenti, cominciano ad aggiungersi - ha concluso De Paoli -
argomentazioni legate all'emergenza da Covid-19".
ACON/FC